(Preconio Pasquale)
LARINO. Un evento in cui fede e cultura, in un ideale ritrovato connubio, ci accompagneranno attraverso tutte le ore della notte all’incontro con la luce del nuovo giorno. Una proposta da vivere “all’ombra e alla luce” della Cattedrale di Larino: a partire dalle ore 21 di sabato 18 settembre fino alle prime luci dell’alba di domenica 19 settembre.
In genere di notte le chiese sono chiuse. Tranne due volte l’anno – a Natale e Pasqua – quando il suggestivo simbolismo della liturgia, sfidando le tenebre, ci fa rivivere il mistero della nascita e della ri-nascita. In realtà, ciò che in modo suggestivo e peculiare come comunità cristiana viviamo ritualmente solo due volte l’anno, rimanda alla dinamica dell’intera esistenza, fino a diventarne metafora feconda: il quotidiano, continuo alternarsi di buio e luce, di notte e giorno che tutti sperimentiamo non solo nello scorrere temporale dei giorni ma anche nei passaggi cruciali della nostra vita, ci consegna a una lotta appassionata e drammatica, da cui nessuno è esente.
La fede, la poesia, l’arte e la musica coi loro linguaggi propri possono diventare ideali compagni di viaggio in questo attraversamento personale e comunitario dal buio alla luce. Tra le navate della Cattedrale di Larino per una notte risuoneranno insolitamente i versi di Dante e la prosa del Petrarca; la carnalità dei versi di Alda Merini e quelli altrettanto provocanti del Salterio di Davide; i canti della tradizione e le note di nuove composizioni per pianoforte e violino. Incontreremo Giona, Nicodemo, Rut e Noemi: personaggi notturni che sono stati capaci di attraversare per intero la notte per giungere alla speranza del nuovo giorno.
«Normalmente – dichiara don Claudio Cianfaglioni, ideatore dell’evento insieme ad alcuni giovani della comunità – la vita di noi larinesi nei suoi passaggi chiave si svolge tutta all’ombra della nostra Cattedrale: cuore pulsante e centro aggregante della identità religiosa e culturale della nostra comunità cittadina. Abituati a vivere “all’ombra” della Cattedrale, per una notte vorremmo provare a vivere “alla luce” della Cattedrale, in un ritrovato, ideale connubio tra fede e cultura: vere luci nella notte che rendono meno faticosa la traversata».
L’appuntamento è sabato 18 settembre presso la Cattedrale di Larino a partire dalle ore 21 fino alle 6 del mattino seguente. Una notte in Cattedrale per ri-uscire a riveder le stelle, come ci suggerisce il Sommo Poeta in questo anno a lui dedicato: una proposta che vuol essere impegno e auspicio di speranza in questo tempo complesso che ci vede tutti impegnati ad attraversare la notte per tornare a rivedere la luce.
Si allega programma dettagliato e locandina dell’evento. Nel rispetto delle norme anti-covid, l’ingresso in Cattedrale è contingentato fino ad esaurimento posti (max 97 persone) con uso della mascherina e distanziamento. Per info: claudio.cianfaglioni@gmail.com – 3475315726.
UNA NOTTE IN CATTEDRALE
PER RIVEDER LE STELLE
CATTEDRALE DI LARINO
SABATO 18 SETTEMBRE 2021 – DALLE ORE 21
PROGRAMMA
“Di questa notte è stato scritto:
la notte splenderà come il giorno,
e sarà fonte di luce per la mia delizia”
(Preconio Pasquale)
ore
21: Dal buio alla luce.
Versi e note (a cura del coro “Che il Signore ci diriga”)
22: Ascesa al Monte Ventoso.
La salita della vita (a cura di Chiara Vitulli)
23: Note di notte.
Duo violino pianoforte (a cura di Antonio Varanese e Tiziano Albanese)
24: Candor lucis aeternae.
Tenebre e luci in Dante (a cura di Lorenzo Di Maria)
01: Rut e Noemi.
Donne che affrontano il buio (a cura di Maria Giovanna Giorgetta)
02: Giona.
L’arte di ricominciare (a cura di Chiara Vitulli)
03: Voglio svegliare l’aurora.
Ufficio notturno delle Letture (dalla Liturgia delle ore)
04: Nicodemo.
Lettere dalla notte (letture da Jan Dobraczyński)
05: Nel cuore della notte mi alzo a renderti lode.
Salmi della notte (nelle traduzioni di Guido Ceronetti e Davide Brullo)
06: Già l’ombra della notte si dilegua.
Lodi mattutine (dalla Liturgia delle ore)