URURI. In vista delle elezioni amministrative fissate per i prossimi 3 e 4 Ottobre, tra i 31 centri molisani chiamati a rinnovare i consigli comunali, c’è anche quello attualmente amministrato dal sindaco Raffaele Primiani, eletto nel Giugno del 2016 con lo schieramento civico ‘Progetto Ururi’.
Dopo cinque anni, e lo slittamento dovuto alle restrizioni della pandemia (si doveva votare nel mese di maggio scorso), i quasi 2000 votanti sembra, dalle notizie raccolte, potrebbero scegliere addirittura tra tre liste quello che sarà il nuovo primo cittadino.
Al momento sembra scontata la ricandidatura del sindaco uscente anche se proprio la sua attuale maggioranza sembra spaccata in due anime. Una decisa, nel proseguire insieme al sindacalista il percorso iniziato cinque anni fa. Un percorso di crescita per il centro basso molisano che ha trovato in Primiani il custode fedele delle tradizioni ma anche la capacità, con la sua squadra, di gestire la delicata fase della pandemia che non ha risparmiato Ururi con morti e contagi.
L’altra, che seguirebbe il suo attuale vice, l’avvocato Laura Greco, decisa al contrario a candidare proprio quest’ultima alla carica di primo cittadino del centro bassomolisano forte dell’idea che l’apporto qualificato dato al sindaco, l’ampia disponibilità sempre dimostrata in favore della popolazione sia servita per poter chiedere direttamente ai cittadini un voto per il prossimo quinquennio.
All’orizzonte, ma al momento sembra solo una possibilità, potrebbe riscendere in ‘pista’ anche l’ex sindaco Antonio Cocco che dopo la sua esperienza, finita anzitempo nel 2010 con le dimissioni, sembra stia valutando la possibilità di formare una lista e così rimettersi in gioco dopo 11 anni dalla sua ultima volta da sindaco.
A dieci giorni ormai dalla scadenza fissata per le ore 12 del 4 Settembre per la presentazione delle liste, in paese si susseguono incontri quotidiani tra le varie forze politiche in campo, ma soprattutto si stanno incontrando i cittadini vuoi per cercare candidati da inserire nelle liste, vuoi per avviare quella campagna elettorale che porterà in paese all’elezione del nuovo sindaco.
Dieci giorni sono davvero tanti, tutto può ancora succedere compresa la possibilità che alla fine risulteranno soltanto due le liste in gioco, due schieramenti che inevitabilmente saranno influenzati dai ‘grandi elettori’ che come sempre, in ogni tornata amministrativa contraddistinguono le elezioni nei piccoli centri.