LARINO. Piantumato questa mattina, nel terreno adiacente la sede dell’Istituto Tecnico Agrario e Geometri del centro frentano un giovane ulivo come segno di fratellanza e di pace, come segno di inclusione perché ‘insieme possiamo fare la differenza’.
Presenti alla cerimonia, i diciassette ragazzi e ragazze, ospiti a Larino nell’ambito del Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati. Con loro, i sette membri dell’equipe che li seguono, il direttore della cooperativa Giovanni Maurizio, il sindaco frentano Giuseppe Puchetti e con lui gli assessori Civitella e Bonomolo e i consiglieri comunali Alice Vitiello, Giulio Pontico e Graziella Vizzarri.
Anche da Larino per la Giornata Mondiale del Rifugiato 2021 è stato chiesto la piena inclusione in ogni ambito della società, dal lavoro allo studio e alla salute. Durante la pandemia di COVID-19 si è compreso che solo se ognuno fa la propria parte si può creare un mondo più sicuro per tutti.
Insieme possiamo fare la differenza. Together we can do anything. Questo, il motto della manifestazione.
Le persone costrette a fuggire dalle loro case spesso lottano per ricostruire un futuro in dignità. Grazie all’equipe che si occupa di loro, che è al loro fianco tutti i giorni, anche la messa a dimora di un albero come un ulivo è la dimostrazione di come la società civile possano ricevere tanto dai rifugiati che portano con sé nella fuga un bagaglio di competenze, coraggio e determinazione che possono arricchire le comunità ospitanti.
(Per le foto si ringrazia Rosanna Lapenna)