LARINO. Non si è fatta attendere, se non la conclusione del consiglio comunale, la risposta del sindaco di Larino Pino Puchetti ai consiglieri del ‘Germoglio’ che non hanno partecipato alla seduta in segno di protesta contro la decisione di svolgere il consiglio ancora una volta in videoconferenza.
Dalla sua pagina personale, il primo cittadino frentano citando un adagio latino conclude poi il suo intervento affermando “Mi sorge un dubbio, spero di sbagliarmi, non è che poteva esserci qualche punto in cui i consiglieri temevano di assumersi delle responsabilità? Ai posteri l’ardua sentenza”.
Il post pubblicato recita testualmente “Rispetto il pensiero dei consiglieri comunali di opposizione del gruppo “Il Germoglio”, di far svolgere il consiglio comunale in presenza, richiesta legittima, ma senza alcun dubbio giunta in ritardo. Infatti, la decisione di svolgere il consiglio in videoconferenza è stata concordata con il Segretario Comunale e accettata di buon grado da tutti i consiglieri nei giorni precedenti la convocazione.
Dopo la convocazione a firma del Presidente del consiglio, dott.ssa Iolanda Giusti, è arrivata una nota da parte del gruppo consiliare ” Il Germoglio” dove si chiedeva che il consiglio si dovesse svolgere in presenza. Il Presidente del consiglio ha prontamente ed educatamente risposto alla nota, affermando che la convocazione era stata già effettuata per svolgere il consiglio in videoconferenza, dando massima disponibilità a svolgere i prossimi in presenza, augurandoci che la situazione epidemiologica resti invariata.
Leggendo il loro lungo post, mi ha fatto sorridere il riferimento più volte citato, sui social, al rinfresco. Ci tengo a chiarire, che è stato organizzato e offerto dal sottoscritto (come sempre), per una giornata dedicata ai festeggiamenti in onore del Santo Patrono, seppur con le dovute restrizioni.
Avrei gradito, visto e considerato che il rinfresco era aperto a pochi rappresentanti istituzionali e a tutto il consiglio comunale, che anche i due consiglieri di opposizione avessero preso parte, sempre in nome del rispetto istituzionale. Ad ogni modo, mi auguro che in futuro ci sia più partecipazione, perché l’unità si vede anche in queste piccole cose.
Il consiglio si è svolto nel pomeriggio e la maggioranza ha approvato punti all’ordine del giorno molto importanti, risolvendo problematiche che si protraevano da oltre 40 anni e l’amministrazione si è assunta tutte le sue responsabilità. Se i consiglieri avessero preso parte al consiglio, sarebbe stato sicuramente rispettato ampiamente il principio di democrazia e confronto, da loro spesso evidenziato. Mi sorge un dubbio, spero di sbagliarmi, non è che poteva esserci qualche punto in cui i consiglieri temevano di assumersi delle responsabilità? Ai posteri l’ardua sentenza…