LARINO. Con una nota stampa diffusa questa mattina il presidente della regione Donato Toma ha annunciato che domani mattina alle 10.30, presso l’ospedale territoriale frentano, avrà luogo la conferenza stampa sull’avvenuta realizzazione del reparto di riabilitazione post Covid.
Al tavolo dei relatori, insieme al governatore Toma, siederanno il direttore generale Asrem Oreste Florenzano e il direttore del distretto sanitario di Termoli, Giovanni Emilio Giorgetta.
Fin qui la nota del presidente. Noi di Viaggionelmolise.it sfruttando qualche foto di repertorio e lo scatto alla porta del nuovo reparto/ambulatorio abbiamo appreso che lo stesso ospita già dieci molisani. Corregionali che dopo aver contratto il Covid, nei mesi scorsi, sono stati ricoverati, non soltanto in malattie infettive, ma qualcuno anche in rianimazione. Ed ora sono a Larino, al Vietri per completare quel percorso riabilitativo resosi necessario per i postumi che il coronavirus ha lasciato nei loro corpi.
Il nuovo reparto, come anticipato proprio da queste colonne, è a gestione infermieristica ma con la presenza per tre giorni a settimana di medici specializzati in riabilitazione. I posti totali a disposizione sono 25, di questi cinque sono riservati ad un’eventuale area grigia. I degenti grazie all’aiuto di una terapista usufruiscono degli ampi spazi della palestra che già fu in uso all’ex Maugeri.
Complice la conoscenza con uno dei pazienti ricoverati (siamo rimasti felicemente sorpresi di vederlo diciamo quasi del tutto in forma dopo il Covid) abbiamo appreso che il reparto sta funzionando al meglio, il personale è sempre molto disponibile, gli ambienti sono super puliti, si è creato all’interno un clima davvero come dire familiare dove non sembra quasi di essere in una struttura ospedaliera soprattutto dopo quello che ognuno ha passato per le complicazioni del virus. “Pensa – ci ha dichiarato il nostro amico – finanche il cibo è buono”.
Naturalmente il reparto è off limits, come giusto che sia, ma ricevere questa testimonianza conferma che quello che si è fatto, al di là del quando lo si è fatto, sta dando già i suoi frutti.
Non siamo certo noi a cavalcare le polemiche sui tempi di realizzazione, ma siamo certi che il Vietri possa rispondere in pieno (e lo poteva da subito) alle esigenze di quanti pur essendosi negativizzati hanno ancora visibili i segni del Covid.
Un piccolo gioiello che sta ora alla politica regionale, alla dirigenza sanitaria far funzionare al meglio convogliando mezzi e risorse partendo anche da una nuova Tac che sembra già essere stata ordinata proprio come supporto alla riabilitazione perché è sempre più facile spostare macchinari che pazienti.
Nicola De Francesco