LARINO. La questione relativa alla mancata istituzione della Commissione d’inchiesta consiliare sul sisma del 2018 anima la cronaca politica cittadina.
Riceviamo oggi, e pubblichiamo, la nota del Partito democratico che rispondendo al gruppo ‘Siamo Larino’ affronta poi altre tematiche come gli estendimenti del gas in città e difende l’operato del capogruppo del partito in consiglio comunale Alice Vitiello.
Nella nota si legge: “Dopo undici giorni dal consiglio comunale del 29 aprile, il gruppo consiliare Siamo Larino giustifica con motivazioni alquanto inadeguate il voto contrario alla istituzione della commissione d’inchiesta sul sisma 2018 richiesta dalle opposizioni “Il Germoglio” e “Noi per Larino” e sostenuta dal Partito Democratico.
I consiglieri di Siamo Larino motivano il voto contrario con il fatto che “ad oggi l’ufficio preposto ha eseguito i controlli sulla quasi totalità dei beneficiari e che l’iter verrà concluso a breve”, dimenticando che l’ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 576 del 15 febbraio 2019 prevedeva il completamento dei lavori e la certificazione di regolare esecuzione degli stessi entro il termine perentorio di 150 giorni dal Decreto sindacale di concessione del contributo. Ci chiediamo, dunque, quali controlli si stanno ancora effettuando a distanza di 18 mesi!
Il comunicato del gruppo Siamo Larino non risponde affatto alle legittime richieste in maniera serena e specifica ma in modo palese svia l’attenzione su aspetti che non hanno nulla di politico ma che evidenziano insofferenza o fastidi, dimostrando nei fatti infantilismo politico.
E’ doveroso ribadire che già prima dell’azzeramento della Giunta l’ex assessore Alice Vitiello si era posta in dissenso nei confronti dell’operato della maggioranza non partecipando all’approvazione della deliberazione di Giunta in merito alla questione degli estendimenti della rete del gas metano. E’ bene ricordare oltretutto che il gruppo Siamo Larino anche nella seduta del consiglio comunale del 20 novembre 2020 votò contro la proposta della Capogruppo PD di istituire una commissione speciale sul gas metano, prevista dall’art. 44 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale, richiesta per approfondire e fare chiarezza su un tema di grande importanza per la comunità.
Solo nel consiglio comunale del 26 febbraio 2021, a seguito della mozione presentata dal Germoglio sulla questione estendimenti, si decise su proposta del Sindaco, di demandare la trattazione del tema alla sola commissione consiliare competente per materia che ad oggi inspiegabilmente, dopo circa 80 giorni dalla decisione, non ancora viene riunita. Siamo certi che i cittadini ora potranno farsi un’idea di chi si comporta in modo corretto e coerente!
Il Partito Democratico precisa che la consigliera Alice Vitiello nel periodo in cui ha ricoperto la carica di assessore comunale alle politiche sociali, turismo, trasporti, pari opportunità etc, non si è interessata alla questione sisma in quanto tale materia, com’è noto, era nelle competenze dell’ex assessore e attuale consigliere comunale Nicola Giardino, per cui l’accusa fatta non ha alcun fondamento politico ed evidenzia invece un modo di fare strumentale, infantile e fuori luogo.
Teniamo inoltre a sottolineare che il Sindaco viene eletto dai cittadini unitamente ai consiglieri comunali, e pertanto dovrebbe rispettare, per senso di responsabilità, le indicazioni espresse con il voto e spiegare politicamente le scelte che compie nell’esercizio del suo mandato, che seppur consentite, non possono non tener conto della volontà dei cittadini e dell’operato politico-amministrativo degli assessori. Non basta dunque giustificare l’azzeramento di una giunta o il cambio di assessori con il generico e formale presupposto del “rilancio politico amministrativo”, ma bisognerebbe inoltre spiegare ai cittadini ed alle forze politiche il risultato conseguito in questi 10 mesi per valutare la bontà o meno della scelta compiuta.
Una maggioranza è solida e riconosciuta se è aperta al confronto ed alla mediazione, non se si chiude nel Palazzo come se fosse un “gruppo di famiglia in un interno” facendo forza esclusivamente sui numeri, perché una maggioranza solo numerica non ha la forza politica per amministrare e governare bene la Città di Larino.
Su questo il Gruppo Siamo Larino dovrebbe riflettere seriamente, in modo da consentire un confronto costruttivo e di condivisione delle scelte tra le varie componenti cosi come avviene in altri comuni, salvaguardando i principi di trasparenza e democrazia nell’interesse del popolo”.