Dallo scorso lunedì, Progetto Salute, da anni centro medico privato di riferimento per il Basso Molise, ha dato il via ai test rapidi per Covid-19 sugli asintomatici “perché – come ha avuto modo di riferire il direttore del centro Tommaso Occhionero – è evidente che fare uno screening con un test rapido delle persone asintomatiche è importantissimo per noi stessi e per gli altri. Infatti, con le notizie ricavate possiamo contribuire moltissimo alla riduzione sia della diffusione del virus che alla protezione per noi e gli altri dalla malattia”.
A distanza di qualche giorno, noi di Viaggio nel Molise abbiamo rivolto alcune domande proprio al dottor Occhionero che partendo dall’evidenza dei primi giorni di test, ha poi ricordato come si effettua e quali risultati possono emergere, ma ha anche aggiunto che ad oggi, il Coronavirus è un ‘perfetto e pericoloso sconosciuto’ per tanti suoi aspetti.
Dottore quanti test avete effettuato in questi giorni?
Guardi, riusciamo ad elaborare una trentina di test al giorno. E lo facciamo dal lunedì al venerdi esclusivamente di mattina dalle 10 alle 15. Nel percorso che abbiamo realizzato in sede, dopo il test preliminare della temperatura corporea, agli asintomatici, attraverso un pungidito viene prelevata una gocciolina di sangue capillare dal dito medio (come lo stick per i diabetici) che verrà poi analizzato nei successivi dieci minuti fino all’esito del test.
Che tipologia di risultati avete riscontrato?
Nella maggior parte dei test abbiamo riscontrato un esito negativo, ossia persone che non hanno probabilmente avuto contatto con il virus e quindi suscettibili di contrarre infezione da Covid 19, ma abbiamo avuto sia casi positivi per la presenza di IgG, che casi con positività alle IgM, naturalmente parlare di percentuali è prematuro.
Si spieghi meglio dottore
Abbiamo riscontrato dei test IgM positivi, ossia persone asintomatiche che hanno avuto contatto con il virus e quindi sono anche infettanti in questo periodo, ma stanno sviluppando la prima difesa immunitaria ossia le IgM.
Dicevo anche test IgG positivi, la presenza di sole IgG vuol dire che l’organismo ha già avuto contatto con il virus e ha già sviluppato un’immunità secondaria, quella duratura per intenderci. Spiego meglio il concetto se sono negativo sono esposto al contagio e quindi devo prestare la massima attenzione nell’evitarlo. Se sono solo positivo IgM e sono asintomatico mi sto difendendo dal virus e viaggio verso la guarigione ma posso infettare ancora quindi devo proteggere i miei contatti e rifarò il test per valutare successivamente la presenza di IgG (immunità duratura). Se sono IgM+IgG positivo sono asintomatico sto viaggiando decisamente verso la guarigione, ma continuo ad avere attenzione verso i miei contatti perche potrei essere ancora, anche se meno probabilmente, infettante quindi ancora attenzione ai miei contatti. Gli anticorpi IgM potrebbero rimanere presenti insieme alle IgG anche per molto tempo e anche dopo la guarigione, ma questo causerebbe solo una attenzione verso i contatti sicuramente non dannosa. Se sono IgG positivo ho contratto il virus, mi sono difeso, sono guarito con immunità duratura, non sono più infettante verso gli altri, ( esiste uno studio pubblicato da poche ore che dice che in alcuni casi anche dopo la guarigione si può essere infettanti per qualche giorno) quindi una attenzione ulteriore non guasta.
Cosa consigliate in caso di positività?
Guardi, noi nel caso di una persona che potrebbe essere infettante consigliamo di seguire il percorso previsto dalla normativa vigente, di chiamare gli enti preposti, per farsi avviare ad un percorso. Questo è il nostro compito. Nel caso di quelli che hanno sviluppato un’immunità secondaria, quindi duratura, quelli che gli altri chiamano ‘guariti’, gli diciamo che comunque devono prestare attenzione, ma possono considerarsi tra quelli fuori rischio, non sono più quasi certamente infettanti, e non possono, quasi certamente, prendere di nuovo il virus. Questo almeno con quello che sappiamo oggi di questa infezione. Lo ribadisco il Covid 19 è un perfetto sconosciuto.
Perchè il Covid-19 è un perfetto sconosciuto?
Perchè attualmente, si fa una stima di quello di cui si è già a conoscenza. Penso al periodo di incubazione che normalmente è quello descritto, però ci sono dei casi in cui tale periodo è stato più lungo. Penso al discorso sull’immunità duratura. Ad oggi nessuno può dire quanto dura. Ci sono delle immunità durature che durano tutta la vita, altre che durano x tempo ad oggi non si conosce quanto possa durare. Anche se è evidente che il test ci dice che chi ha avuto già l’infezione difficilmente la potrà riavere nell’immediato, tanto che le reinfezioni sono uno o due casi al mondo magari erano solo dei falsi guariti o con un test falso negativo molecolare. Va detto purtroppo che non vi è ancora certezza sulla durata dell’immunità post infezione e dopo guarigione, ma sulla certezza dell’immunità acquisita non vi è dubbio, i dubbi sono sul quanto dura o se sarà permanente.
In conclusione il dottore Occhionero ha voluto ribadire ancora una volta il rispetto della normativa vigente perché “è necessario ridurre la circolazione del virus applicando scrupolosamente le indicazioni normative”.