LARINO. La comunità larinese ha vissuto in più momenti il tradizionale appuntamento che apre i riti della Settimana Santa: l’ingresso di Gesù a Gerusalemme al grido di Osanna. Un grido di gioia che però sarà preludio di altre grida, quelle della stessa folla che al posto di Osanna, qualche giorno dopo, griderà ‘Crocifiggilo’.
La Domenica delle Palme, come del resto già raccontato in foto sulla nostra pagina Facebook, ha visto alle 10.00 in consueto appuntamento al santuario dei Martiri Larinesi con la rivisitazione anche scenica, ad opera dell’associazione Car Larinese, dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme. Dopo i riti di preparazione e la lettura del vangelo del giorno pronunciata dal parroco don Antonio Di Lalla, in processione la gente ha raggiunto la chiesa della Beata Vergine delle Grazie per vivere in pieno il racconto della Passione di Cristo.
Quasi contemporaneamente, al centro storico, monsignor Leo Boccardi, già nunzio apostolico in Giappone e, di recente nominato da Papa Francesco membro del Dicastero per l’Evangelizzazione, ha presieduto la solenne liturgia che, come vuole la tradizione, ha avuto inizio dinanzi la chiesa della Madonna della Pietà. Qui i fedeli si sono ritrovati ed hanno ricevuto la benedizione e con loro i rami di ulivo portati nelle mani: “ulivi che porterete nelle vostre case, nelle case dei malati, dinanzi alle tombe dei vostri cari”.
Poi, in processione, il popolo ha raggiunto la basilica concattedrale ed ha ripercorso la storia della Passione, una storia che salva e per la quale vale la pena di vivere “perché quel Cristo inchiodato alla croce ci conosce tutti ed è per ognuno di noi che ha scelto di farsi uomo e di salire su quel legno che salva”.