Lo storico presidente Pardino Mammarella pronto a scendere nuovamente in campo. Incontri informali in atto in attesa della prossima iscrizione ai campionati regionali!
LARINO. Dalle nostre colonne abbiamo potuto testimoniare l’evento storico che in questo 2025 si è realizzato per quella parte del popolo larinese fedelmente legata anche alla storia calcistica della città. Abbiamo raccontato cioè di come un’amministrazione, quella Puchetti, sia riuscita grazie alle giuste sinergie, a completare un’opera, il nuovo impianto di contrada Monte Arcano, e di come, ormai da qualche settimana, i ragazzi possono finalmente allenarsi su quel rettangolo di gioco così diverso, e non poteva essere diversamente, da quel vecchio stadio comunale che pure è stato il teatro di epiche battaglie calcistiche.
Raccontare questa notizia, mentre abbiamo appreso che manca davvero poco anche all’allaccio del gas, ultimo passaggio per consentire lo svolgimento delle partite, ebbene ci ha fatto tornare indietro nel tempo e, complice anche il fatto che proprio Pardino Mammarella insieme ad altre imprese si è prodigato per la costruzione dell’impianto, ecco ci ha spinti ad intervistarlo. O meglio a fare due chiacchiere con lui che, per ultimo, è stato il presidente della compagine frentana che tante gioie ha saputo regalare ai tifosi.
Pardino è un professionista esemplare, non lo scopriamo certo noi che possiamo onorarci di essere suoi amici. E’ un uomo tutto di un pezzo che però ha da sempre una passione che va al di là di tutto: quella per il calcio e non solo quella per la sua squadra del cuore che ha colori certamente diversi dal bianco e nero di Larino.
Presidente, così mi piace chiamarti, il campo, come sai, è finito. Quali sono le tue sensazioni. Cosa provo un uomo di sport come te di fronte ad un impianto da tanti anni desiderato?
Non prendermi in giro come tuo solito – esordisce Pardino – Beh per restare seri, vedere realizzato un impianto come quello di contrada Monte Arcano mi ha ridestato quella passione per il calcio che alterne vicende l’avevano, come dire, sopita. Per tanti anni, come saprai, ho dedicato tanto al mondo del calcio larinese. E credimi se ho dato, ho anche ricevuto tanto. Tanto dalle persone che hanno voluto condividere con me l’esperienza di essere il presidente di una formazione calcistica, tanto dai ragazzi che hanno creduto in un sogno: quello di continuare a giocare per i colori della propria squadra. Oggi le condizioni sono certamente diverse da quelle della Frentana Larino, ma come uomo di sport di fronte ad un impianto del genere, credimi la voglia di rimettermi in gioco è tanta.
Sappiamo che per dare nuova vita al calcio larinese però non è necessario soltanto un presidente?
Sì, proprio questo stavo per dire. Se ricordi ormai qualche decennio fa, esisteva una società. Una squadra di persone, diverse per formazione e preparazione che aveva scelto liberamente di dedicarsi alla squadra. Oggi prima di un presidente, ecco, occorre ricreare le condizioni perché ci siano persone che vogliono mettersi in gioco, vogliono dedicarsi con passione alla ricostituzione di una società sportiva che possa, grazie anche al nuovo impianto, ricominciare a scrivere pagine importanti per il calcio larinese. Se ci si riuscisse, io sono pronto a rimettermi in gioco consapevole che quella che si andrà a costruire sarà una compagine dove i nostri ragazzi potranno esprimersi al meglio, potranno alimentare la propria passione per il calcio e lo potranno fare finalmente su di un terreno di gioco che non avrà più nulla da invidiare agli altri impianti regionali. Anzi!
Beh, allora presidente si sta muovendo già qualcosa?
Non ti nascondo che ci sono stati già incontri informali con alcuni larinesi che hanno espresso la loro disponibilità di massima a rimettersi in gioco. Ed ho avuto modo di incontrare anche alcuni dirigenti della Federazione per chiedere lumi sul come eventualmente muoversi. Ma ripeto, se qualcosa sarà fatto, se si riuscirà a ricomporre una società, solo allora si creeranno le condizioni perché si torni a vivere dal vivo il calcio a Larino. Sebbene ripartendo da una categoria inferiore, ma con la voglia e la determinazione di puntare da subito a campionati più consoni ad una piazza da sempre appassionata di calcio, da sempre sostenuta ed amata dai suoi tifosi.
Conosciamo bene il presidente, Pardino, e sappiamo che quando la sua passione prevale sulla ‘ragione’ difficilmente torna indietro sui suoi passi. Una data la conosciamo entro cui questo nuovo sogno potrà e dovrà realizzarsi, ossia il 30 giugno quando scadranno i termini per le iscrizioni ai campionati regionali. Si spera che quel gruppo di persone si possa trovare e ridare, dopo un rettangolo verde, anche una squadra di calcio a Larino e ai larinesi, soprattutto ai tanti che ora magari militano altrove e che vorrebbero tanto tornare a vestire la maglia della propria città.
Nicola De Francesco