SAN GIULIANO DI PUGLIA. Con fede, preghiera e affidamento la comunità di San Giuliano di Puglia ha rinnovato il tradizionale pane dell’Annunciazione. Il 25 marzo, giorno in cui si ricorda il “sì” della Vergine Maria alla chiamata dell’Arcangelo Gabriele che porterà alla nascita di Gesù, sono state diverse le famiglie che hanno portato i pani per la benedizione nella chiesa madre di San Giuliano martire. Un momento molto sentito, che si tramanda tra le generazioni, chi a casa, chi in forno, le ceste con i piccoli pani hanno un significato molto importante.
Preparati in forme diverse, richiamano i valori della fede, della Trinità, dell’unità, della famiglia, della condivisione, del rispetto, del perdono, dell’amore a Gesù che si dona per tutti e accoglie tutti tra le sue braccia. Il rito della benedizione ha seguito la santa messa celebrata dal parroco, don Costantino Di Pietrantonio e animata dal coro parrocchiale diretto da suor Lydia. Il sacerdote ha ricordato l’importanza della trasmissione della fede: “La devozione va portata avanti di generazione in generazione così come ci invita a fare Gesù. Grazie a tutti per il vostro impegno”.
Nel corso della santa messa è stata ricordata anche Pina Iacurto, morta a 45 anni proprio nel giorno dell’Annunciazione, una preghiera per lei, per la sua famiglia nell’affidamento alla Vergine Maria nel ricordo della sua bontà, del suo affetto e del suo sorriso. Inoltre, durante il funerale del giorno dopo, don Costantino ha spiegato che vuole immaginare che la morte di Pina avvenuta proprio il giorno dell’Annunciazione sia come un simbolo, un segno che lei è stata presa per mano, in uno scambio di mani, dalla sua cara mamma all’Annunziata.