LARINO. Il centro frentano avrà presto la nuova sede della Compagnia carabinieri con annessa stazione. E, sarà una sede prestigiosa e funzionale. Un edificio, a quanto è dato sapere, completamente autosufficiente dal punto di vista energetico grazie all’auto-alimentazione di energia rinnovabile ed un surplus energetico da destinare ad altre strutture locali (unico esempio in Italia).
Una caserma capace di rispondere alle aspettative dell’Arma che, ricordiamo, in città da tempo immemore ha un suo presidio importante di legalità e di tutela del territorio e di quello delle 13 stazioni (21 comuni) che fanno capo proprio al comando compagnia di Larino. Una presenza cui l’amministrazione Puchetti grazie all’artista Valeria Vitulli ha voluto pubblicamente ringraziare con il monumento eretto dinanzi al Palazzo di Giustizia nella centralissima piazza del Popolo.
Stando alle informazioni raccolte, entro i prossimi due anni, quello scheletro di cemento costruito alle porte della città, potrà finalmente essere completato. Ma prima di addentrarci sugli ultimi passaggi che la storia della costruzione della nuova caserma ha fatto registrare, è utile ricordare che l’attuale sede della Compagnia dei Carabinieri di Larino, quella ubicata in Via Ernesto De Rosa, è stata progettata ed occupata in un unico anno, ossia 51 anni fa, era il 1974. Un immobile privato, per il quale l’Arma ha pagato in questi lunghissimi anni oltre 6,5 milioni di euro per occuparlo.
Negli ultimi anni la proprietà ha chiesto alla Prefettura la rivalutazione del canone di locazione ma l’esito è stato negativo. Di qui la necessità impellente di procedere al completamento di quell’opera che viene individuata per la prima volta nel 2003 quando, l’allora giunta Anacoreta individua un’area per la costruzione di una nuova caserma ed approva la localizzazione dell’area per la costruzione dello stabile (l’area è quella di contrada San Primiano nelle immediate vicinanze del Terminal autobus.
Aree di proprietà di privati che devo essere prima acquisite e poi cedute all’Arma). Poi nel 2006 il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri approva il progetto della nuova caserma da oltre 6milioni di euro con partenza dei lavori fissata al 2007. L’acquisizione di un’ulteriore particella di quell’area, di fatto interrompe l’esecuzione dei lavori . (La particella è stata acquisita al Comune solo nel 2024). Nel 2011 i lavori si interrompono. E da allora sono fermi. E’ soltanto con la prima giunta Puchetti che il discorso relativo al completamento della nuova caserma dell’Arma viene ripreso per trovare finalmente una conclusione. Dal 2020 fino al 2023 la cronaca ha registrato numerose riunioni alle quali hanno partecipato i rappresentanti del Comune di Larino, dell’arma dei carabinieri e del provveditorato alle Opere Pubbliche di Campobasso. La conclusione a cui si sarebbe giunti vedrebbe la nuova caserma necessitare di un mero completamento in quanto già realizzate le strutture principali in cemento armato.
Grazie ad un nuovo studio di fattibilità, predisposto dall’Ufficio Lavori Pubblici e Programmazione del Comune di Larino e approvato dal Comando generale dell’Arma, dunque, è stato possibile adeguare il progetto originario ai nuovi parametri dimensionali ed al quadro delle esigenze della Compagnia di Larino. Il Provveditorato ha incaricato un professionista per la verifica dell’idoneità sismica della struttura esistente, ed è risultato che, con alcuni interventi, riportati già nello studio di fattibilità, essa può essere adeguata alle attuali normative e quindi, ha confermato che la struttura già realizzata può contenere uffici e alloggi di servizio.
Come si diceva, all’inizio, la nuova caserma dell’Arma dovrebbe prevedere la realizzazione dell’edificio come struttura nZEB (Nearly Zero Energy Building), ossia completamente auto-sufficiente dal punto di vista energetico grazie all’auto-alimentazione di energia rinnovabile ed un surplus energetico da destinare ad altre strutture locali (unico esempio in Italia). La realizzazione dell’edificio, in base alla nuova ricalibratura progettuale, sembra prevedere una spesa complessiva e totale di quasi 5 milioni di euro, 4 a carico del Provveditorato alle Opere Pubbliche ed 1 milione, approvato e stanziato dall’Arma dei Carabinieri a favore del progetto. Venendo al progetto di fattibilità esso prevederebbe: la distribuzione degli uffici della caserma che considerino il mantenimento di distanze di sicurezza; il risparmio energetico con impatto nullo; la presenza di un’area di gestione delle emergenze (calamità naturali, alluvioni, terremoti); la realizzazione di aree con finalità socialmente utili verso il comparto scolastico locale nell’ambito del progetto del contributo dell’Arma dei Carabinieri alla “Formazione alla Cultura della Legalità”; Alloggi di servizio.
Cosa occorre, dunque, al momento visto i suddetti passaggi perché l’opera sia realizzata?
Preliminarmente il Provveditorato dovrà affidare l’incarico per la redazione di un Progetto di Fattibilità Tecnico Economica “rafforzato”; i tempi previsti per l’indizione di una gara e la redazione del Progetto potrebbero essere stimati in 5 mesi. In seguito si potrebbe prevedere di affidare la redazione del Progetto Esecutivo e la realizzazione dell’opera con la formula dell’appalto integrato che abbrevierebbe notevolmente i tempi, anch’essi stimati in 5 mesi, Per un crono-programma si potrebbe infine ipotizzare un inizio lavori entro 12 mesi e 30 mesi per l’esecuzione degli stessi con la dell’immobile verosimilmente per il primo semestre 2027. Fondamentale in ultimo, ma non certo meno importante del resto, l’atto compiuto dall’amministrazione Puchetti per tramite del Servizio Lavori Pubblici con cui, il Comune di Larino, dopo aver risolto alcune problematiche catastali, ha ceduto, e trasferito a titolo gratuito al Demanio dello Stato che ne ha acquistato il diritto di piena proprietà sia il corpo di fabbrica ultimato solo nello scheletro(esteso su quattro piani fuori terra ed un piano seminterrato) sia il terreno circostante, compresa l’area di sedime del fabbricato di complessivi 2500 metri quadrati, sia il terreno sempre in Contrada San Primiano, esteso per complessivi 910 metri quadrati.
Ennesima riprova, semmai ce ne fosse stato ancora bisogno, di come per l’amministrazione Puchetti la realizzazione della tanto attesa nuova caserma dell’Arma costituisca un punto imprescindibile tra quelli messi in atto nel corso del suo mandato amministrativo.