LARINO. Crediamo realmente che da Lassù continuerà a guardare sempre quel rettangolo di gioco, a fissare gli occhi su quella palla che rotola in attesa di una giocata vincente, di una parata all’incrocio dei pali, di un rigore a spiazzare il portiere, magari indossando i colori della sua squadra del cuore. Pardo Antonio Angelozzi, nel tardo pomeriggio di oggi, è salito in Cielo ma la sua vita, il suo modo di essere non sarà dimenticato facilmente. Per chi, come me, ha avuto modo di conoscerlo fin dalla sua infanzia, proprio sui campi di pallone, chi ha avuto modo di amarlo, di prenderlo in sposo, di vederlo padre e poi nonno non potrà mai dimenticare chi è stato Antonio. Un uomo dalla faccia pulita, un uomo che nel suo modo di credere ha seminato tanti piccoli gesti di solidarietà vera, non certo di facciata. Un combattente che non ha mai perso la speranza anche quando l’orco senza nome l’ha colpito. Lui non si è arreso, ha combattuto, è caduto e si è rialzato. Ma che volete, a volte, pur essendo grandi calciatori, grandi lottatori, l’avversario si è rivelato più forte, ed ha vinto la partita, la sua ultima partita su questa terra.

Legato indissolubilmente alla storia calcistica di questa nostra città, Antonio ha saputo battersi per un calcio che sapeva di freschezza, di un gioco che, sì, metteva di fronte due squadre avversarie, ma che non faceva mai venir meno il rispetto. Giocatore, dirigente, allenatore. Sempre giovane tra le tante generazioni che anche grazie a lui si sono formate, anche grazie a lui hanno capito l’importanza di uno sport dove non sempre chi vince è il migliore, ma dove il gioco di squadra è quello che prevale sempre sul singolo talento.
E poi oltre al calcio, la sua attività. Quanti larinesi l’hanno chiamato ad ogni ora del giorno e della sera per una bombola del gas. Quanti, nel suo negozio, hanno acquistato un mobile, un lampadario, anche solo una lampadina. Il tutto quando ancora non c’erano i grandi centri commerciali e dove insieme alla moglie, e prima ancora al padre, ha saputo crearsi quella fidata clientela che non l’ha mai abbandonato.
Sposato, padre di due figli e di una figlia, nonno, amico di tanti. A Dio Antonio che tu possa riposare nella pace dei giusti. Al momento, non conosciamo ancora la data delle esequie, sappiamo però che la camera ardente sarà allestita presso la Casa Funeraria Di Bello. Ed è qui che chi vorrà potrà rivolgergli un ultimo saluto. A nome mio personale e dell’intera redazione porgo le più sentite condoglianze alla sua famiglia. Riposa in Pace sei stato un testimone autentico del tuo tempo.
(I funerali sono stati fissati per giovedì mattina alle ore 10.30 nella Basilica cattedrale frentana)
Nicola De Francesco