LARINO. Quando la medicina sposa la fotografia. Nel cartellone degli eventi natalizi ‘Larino Città del Natale’, promosso dalla Pro Loco, dal Gruppo Animatori Centro storico, da Larinella e dalla Fidas con il patrocinio dell’amministrazione Puchetti, ci piace segnalare la mostra fotografica allestita nella splendida chiesa di San Francesco da due dottori che, da sempre, coltivano anche la passione per la fotografia. Coltivano la passione di raccontare, attraverso quegli angoli particolari delle loro macchine fotografiche, la vita che scorre lungo le vie di una città, dove ci si ferma ancora a parlare su una panchina, dove è possibile cogliere la bellezza di un girasole che come un sole da luce al creato, dove i personaggi ritratti diventano pezzi di storia in un mondo che per sopravvivere ha bisogno di pace, rispetto ed amore.
I due protagonisti di questa mostra sono gli amici Guerino Trivisonno e Nicola Gabriele, due medici che all’arte medica hanno affiancato quella fotografica riuscendo a creare, ognuno con le sue specifiche qualità, ognuno con la sua specifica sensibilità cromatica ed artistica, scatti di emozioni che in questi giorni natalizi hanno conquistato i larinesi ma anche i tanti che, da ogni dove, hanno potuto ammirare le loro opere. Due percorsi da seguire per il visitatore che, entrando nella meravigliosa chiesa dedicata al poverello d’Assisi, si troverà alla sua sinistra le opere di Trivisonno e alla sua destra quelle di Gabriele.
Il primo ha scelto di donare al pubblico quei personaggi di Larino e, non solo, che hanno trovato proprio in Trivisonno il loro autore che ha saputo fermarli nel tempo e per il tempo in pose, in ‘movimenti’ di emozioni. Sulla sinistra, invece, il percorso come dire di redenzione affrontato da Gabriele che prendendo spunto dalla natura, dalle sue macro dona al visitatore l’invito a spalancare il cuore al dialogo, alla cooperazione tutelando il bene e la speranza di ogni essere vivente partendo dalla constatazione semplice che ogni giorno è il giorno della terra, un pianeta che deve essere preservato per le future generazioni. Ed ecco il suo invito a guardare ed ammirare le meraviglie della natura come la foto che ritrae un calice del fiore di zucca, quella in cui ha fissato un girasole che illumina il creato, quella in cui ha fermato lo sguardo di uno scoiattolo albino che ci invita a vivere l’inclusione ed il rispetto per le diversità. Ed ancora l’acqua che è vita, una piuma che esprime il sentimento di pace ma anche un serpente ed un ragno che potrebbero allontanarci dalla pace. Un angelo che invita il visitatore a sollevare fiducioso lo sguardo al cielo anche nei periodi più bui della vita e scorgere altri animali, che assieme a lui inneggiano alla pace in varie “lingue”. Fino al Cielo stellato dove Gabriele ha voluto fissare l’invito ad alzare la testa dai cellulari per tornare ad immergerci nella bellezza siderale, come unica famiglia vivente e navigante fra mille miliardi di stelle, che formano la nostra galassia.
Due artisti e le loro opere fotografiche vi aspettano fino a questa sera nella chiesa di San Francesco per un piacevole momento di cultura.