GUARDIALFIERA. La salma del 52enne Antonio Lomma (e pensare che li aveva compiuti solo qualche giorno fa) si trova nella cappella della Casa Famiglia San Giuseppe, restituita ai familiari già ieri sera per la celebrazione dei funerali. La procura di Campobasso, infatti, dopo aver letto i verbali dei carabinieri della stazione di Petrella e della pattuglia della gazzella del radiomobile di Larino, dopo l’ispezione cadaverica eseguita ieri sera non ha ritenuto opportuno l’ulteriore accertamento dell’autopsia.
La famiglia del 52enne ha dunque fissato per domani pomeriggio nella cattedrale guardiese, alle 15,30, i funerali del loro congiunto morto tragicamente nel frontale accaduto, ieri, intorno alle 16.15 sulla Bifernina all’altezza del bivio per Lucito. Su quella stessa strada che Antonio percorreva tutti i giorni per andare al lavoro, lui metalmeccanico con un passato lavorativo a Larino e Termoli, su quella stessa strada che lui conosceva bene e che è diventata, per un tragico destino, quella della sua morte.
La notizia ha sconvolto il piccolo centro bifernino dove Antonio era conosciuto da tutti come una persona tranquilla che condivideva la sua vita ancora con la madre e con suo fratello e sua sorella, distrutti dal dolore di una perdita così improvvisa però maledettamente vera.
Sul fronte delle indagini, i carabinieri, su disposizione della Procura del capoluogo regionale, hanno posto sotto sequestro i due mezzi: il Tir guidato da un autista molisano e i rottami della Fiat Grande Punto del 52enne. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire la dinamica del tragico frontale, capire cosa abbia potuto influire sulla condotta di guida del 52enne tanto da deviare la sua marcia andando a schiantarsi letteralmente sotto l’avantreno del tir in un abbraccio mortale.