LARINO. Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere comunale di minoranza Michele Palmieri in merito alla recente dispozione dell’Azienda sanitaria regionale che di fatto, per carenza di personale, ha ‘chiuso’ il reparto farmacia della casa della salute del Vietri.
“E’ chiara ormai a tutti la metodologia utilizzata dai vertici politici e dalla dirigenza sanitaria regionale per depauperare progressivamente il territorio dei suoi servizi sanitari: tenere in vita i reparti fino al pensionamento dei facenti funzione. Una volta pensionati questi va in pensione anche il servizio connesso, lasciando gli utenti in uno stato di desolazione ed isolamento sempre più evidente.
Ultimo saggio dimostrativo, pietra miliare di destinazioni purtroppo fatali, è l’ennesima ed imminente chiusura della Farmacia Ospedaliera dell’ormai ex ospedale Vietri di Larino, che attende “i sigilli” non appena saranno pensionate le ultime due unità presenti attualmente, ancora per pochissimo tempo. Ormai si ha la sensazione di veder cadere giù gli ultimi granelli di sabbia dalla clessidra della nostra martoriata sanità, ma anche dalla clessidra del buon senso e del criterio.
Ribadisco con forza lo sdegno verso una prassi che sta creando non pochi disagi a tutti gli utenti basso-molisani. La giustificazione (presunta) degli attuatori di questa politica è sempre la stessa: mancano i numeri e mancano le risorse. A me invece pare l’esatto contrario: più questo territorio verrà depauperato dei suoi servizi più a risentirne saranno proprio i numeri. Ne è una dimostrazione il progressivo spopolamento negli ultimi decenni di improduttiva austerità politico-amministrativa, improduttiva perché alcun beneficio ha apportato alle finanze destinate alla sanità, addirittura impoverita dall’enorme mole di mobilità passiva dovuta al fatto che gli utenti preferiscono di gran lunga fruire dell’organizzazione del servizio sanitario di altre Regioni, anche per prestazioni non certo d’urgenza. A pagarne maggiormente lo scotto è la popolazione basso-molisana che è l’area con meno offerta, nonostante sia la più popolosa del Molise.
In tal proposito è in programma un incontro con i vertici politici e sanitari regionali richiesto in via ufficiale da ViviLarino. I punti che continuiamo e continueremo a sottoporre all’attenzione del Presidente Francesco Roberti sono due:- Riapertura di un punto di primo intervento H12 con annesso TRIAGE, presso l’Ospedale Vietri di Larino per la gestione dei codici bianchi e verdi , in modo da poter drenare l’afflusso di potenziali fruitori del servizio presso l’Ospedale San Timoteo di Termoli evitando lunghe e stressanti attese. Riteniamo i costi di un’operazione tutto sommato semplice logisticamente parlando molto bassi, per non dire irrisori, per via del fatto che il nosocomio frentano è già perfettamente attrezzato per un simile utilizzo, vantando anche servizi di radiologia, punto prelievi, diversi ambulatori per consulenze ed un anestetista presente in struttura, sebbene vada sottolineato che le sue prestazioni sono connesse alla camera iperbarica di recente riattivata, ma che potrebbe essere in qualche modo allertato in casi di estrema urgenza, secondo un’ottica di ottimizzazione delle risorse.
– Evitare di non rinnovare incarichi approfittando del pensionamento del personale presente di fatto causando una vera e propria induzione alla chiusura dei residui servizi destinati ai pazienti, già inaccettabilmente esigui.
Esortiamo la popolazione frentana e limitrofa a continuare a segnalare i disservizi sanitari alla mail (vivilarino19@gmail.com) qualora si avesse la necessità (sottolineiamo che non lo auguriamo) di condividere le proprie disavventure sanitaria ed aggiungersi al nostro coro”.