LARINO. Lo sguardo al cielo per cogliere i cumuli di nuvole e il vento, il raccolto e il reddito legati al clima dell’anno. Lo stereotipo del contadino del secolo scorso va scomparendo e cede il passo alla tecnologia per tutelare i raccolti e integrare il guadagno. La Casa delle Tecnologie Emergenti (CTE) di Campobasso, inaugurata da pochi mesi, presenta alla fiera di Ottobre di Larino le innovazioni per il settore.
“Quale agricoltura nei prossimi venti anni? La filiera del cibo Made in Italy: ricerca e innovazione nell’agroalimentare” è stato il titolo della conferenza di apertura che spiega esattamente il lavoro del Cte e le sue applicazioni. Tra i modelli esposti quello della HexErgy di Guglionesi, nata da una idea di Luca Di Narzo, fondatore dell’azienda, che si occupa di sostenibilità e nuove fonti di reddito.
“Ci occupiamo di progettare, creare e gestire comunità energetiche – ha spiegato – attraverso una piattaforma tecnologica che ci permette di realizzare soluzioni innovative e sostenibili. Siamo già attivi in Europa, con oltre 300 comunità energetiche progettate, e ora puntiamo a rafforzare la nostra presenza in Molise. Le comunità energetiche non solo contribuiscono alla sostenibilità, ma garantiscono anche vantaggi economici, grazie a incentivi ventennali”.
Spazio ai giovani imprenditori dell’agroalimentare, dunque, alla Fiera d’Ottobre di Larino, quale contributo della Casa delle tecnologie emergenti per fornire una chiara percezione di ciò che può caratterizzare il comparto del domani.
“Abbiamo un cronoprogramma di attività che stiamo rispettando. Siamo partiti iniziando a raccogliere le esigenze locali e sensibilizzare i principali interlocutori – racconta l’ingegner Michele Cermele, direttore della Cte, con un passato da ricercatore e imprenditore fuori Regione -. Ora, siamo nella fase di adesione ai progetti e avvio di iniziative per nuove imprese. Il programma delle attività prosegue con successo e grandi aziende hanno già investito in progetti sperimentali che sono a buon punto”.
E tra le start up reclutate per l’occasione, che puntano a trovare spazio tra le aziende agricole del territorio, c’è anche la lucana Girasole Srl, guidata da Mario Soranno, che sta rivoluzionando la gestione delle piccole coltivazioni olivicole. Grazie a sensori e sistemi di intelligenza artificiale, viene monitorano il microclima e attivati alert anticipati per prevenire avversità climatiche o malattie delle piante.
“La nostra tecnologia semplifica la vita dei piccoli produttori – ha affermato Soranno – offrendo strumenti di supporto per affrontare i cambiamenti climatici. Al momento controlliamo oltre 70mila piante in 10 regioni d’Italia”.
“La Casa delle Tecnologie Emergenti di Campobasso – ha rimarcato il direttore Michele Cermele – si conferma punto di riferimento per lo sviluppo tecnologico regionale, unendo innovazione, ricerca e il sostegno a giovani imprese locali in settori strategici come l’agroalimentare e l’energia. Occasioni come la Fiera d’Ottobre di Larino sono il luogo ideale per avvicinare il mondo della ricerca e quello della produzione”.