COMUNICATO STAMPA
LARINO. “Se dal punto di vista delle “eccellenze” la sanità regionale mette a segno un importante operazione con la riapertura nell’intera settimana della Camera Iperbarica di Larino affidandola alla gestione della dottoressa Adele Molinaro, dal punto di vista delle emergenze la situazione è ancora tristemente deficitaria.
Difatti, in particolare al Cardarelli di Campobasso, si sono verificati dei casi di cronaca, sfociati addirittura in forme di violenza sul personale medico ed ausiliario, per via delle lunghe attese e dei disservizi del Pronto Soccorso persino nel capoluogo regionale.
Prendo naturalmente le distanze dalle forme più estreme di rivendicazione del diritto alla salute e consapevole dell’organico medico ed infermieristico ridotto all’osso mi sento comunque di comprendere la frustrazione dei cittadini, che a discapito dell’aumento delle aliquote sulle addizionali regionali si trovano, allo stato dell’arte, sempre più lontani dalla fruizione dei Lep (Livelli Essenziali di Prestazioni) sanitari adeguati ad una dignitosa tutela delle loro emergenze.
Credo sia necessario trovare le risorse umane e finanziarie per una riapertura del Ppi (Punto di primo intervento) dell’ex ospedale Vietri di Larino, almeno dodici ore al giorno, per i soli codici bianchi e parte dei codici verdi, per evitare situazioni di intasamento al San Timoteo che possano creare disagio ad utenti e personale sanitario.
Inutile, ma comunque doveroso, rimarcare quanto la struttura sia dotata già delle attrezzature per la gestione dei casi di emergenza meno gravi e che sia dotata anche di servizi di radiologia di punto prelievi e diversi ambulatori. Auspico una soluzione di buon senso”.