SAN MARTINO IN PENSILIS. Dopo aver chiesto l’autorizzazione al direttore del telematico TermoliOnline.com pubblichiamo per dovere di cronaca quanto dichiarato dall’ufficio legale della società laBconsulenze sulla vicenda degli autovelox considerati illegali da Polizia stradale e magistratura cosentine.
Questo il contenuto inviato alla suddetta redazione che pubblichiamo: “Il dispositivo installato presso il comune di San Martino in Pensilis non rientra tra quelli attinti dal sequestro. Nel merito della vicenda, poi, evidenziamo che in ogni caso il sequestro (riferito ad altri dispositivi dislocati su altri enti) appare illegittimo e non fondato per una serie di ragioni, la principale delle quali è che è stato emesso nell’ambito del procedimento penale incardinato dallo scorso mese di luglio 2023 in ordine al quale, per gli identici fatti, era stato d’urgenza disposto il sequestro dei dispositivi che, poi, in sede di riesame, sono stati prontamente dissequestrati dal Tribunale di Cosenza, con ampia, diffusa e condivisibile motivazione che ha investito il merito della vicenda.
È veramente singolare, pertanto, il provvedimento di oggi che ‘utilizza’, quale elemento di ‘novità’ la oramai nota ordinanza della Corte di Cassazione del 18/04/2024 – sezione civile!
In sostanza, su una querelle di natura civilistica e quantomeno dibattuta, si adotta un nuovo e reiterato provvedimento di sequestro, che viola il principio del ne bis in idem cautelare. Si tratta, ora come allora, peraltro, di un provvedimento frutto di un evidente errore valutativo, che mostra una scarsa conoscenza della procedura di approvazione avvenuta per i dispositivi non solo come quelli oggetto di sequestro ma di tutti quelli di identiche metodologie e funzionamento, ivi inclusa la strumentazione utilizzata proprio dalla Polstrada.
I dispositivi, quindi, sono certamente legittimi e in linea con la normativa di settore. Sulla ‘valenza’, poi, della ordinanza della Corte di cassazione del 18.4.24 si è dibattuto tanto e si sono già pronunciati illustri professionisti del settore: tra i tanti, Fabio Dimita Funzionario direttivo Mit; Giuseppe Carmagnini ispettore della polizia municipale di Prato responsabile ufficio contenzioso e supporto giuridico (pubblicato sul sito dei sodi scientifica – società che fornisce gli strumenti anche alla Polstrada – di seguito il link https://sodi.com/controllo-della-velocita-solo-con-apparecchi-omologati/), ed anche un Giudice di Pace che adottato una sentenza molto ben motivata e articolata (sentenza Gdp di Padova – RG n. 2628/2024)”.