TERMOLI. Venerdì 26 luglio alle ore 19,30, l’Associazione Studio Arti Visive APS propone, nello storico spazio espositivo di via delle Beccherie n. 41, una mostra collettiva dal titolo “Percorsi” con opere di artisti importanti del nostro tempo che, ognuno con il proprio linguaggio espressivo, sta scrivendo pagine di nuove di arte e di cultura. Insieme ad Ettore Altieri, Emma Archer, Antonio D’annunzio. Antonio Di Campli, Paolo Dongu, Claudio Gaspari e Davide Scutece, a rappresentare il Molise ci saranno anche Lello Muzio e Carla Di Pardo.
Gli artisti, che adottano linguaggi espressivi differenti (scultura, pittura, fotografia, scenografia), possono vantare, singolarmente presi, un’esperienza almeno trentennale nel campo artistico. Fanno parte del Gruppo Inclusioni, un sodalizio di recente formazione ma che ha al proprio attivo già diverse partecipazioni a mostre collettive in luoghi di rilevante interesse artistico e culturale.
“In questa mostra – come scrive nel testo critico Elena La Morgia – ci si rende subito conto che la varietà dei linguaggi e delle ricerche individuali amplifica la forza dell’immagine artistica: intesa, questa, in generale come soglia tra il modo di vedere dell’artista e quello di ciascun osservatore, verso lo svelamento della verità dell’artista. Ogni artista infatti si presenta in modo assolutamente originale, mostrando un segmento del proprio iter poetico, spesso come artefice di antica memoria nella relatività di ricerche assolutamente contemporanee che nulla più devono alla mimesis del reale. Per questa strada si comprende profondamente il senso della mostra “Percorsi”, che offre un caleidoscopico spaccato del contemporaneo fare artistico, indugiando con grande sapienza sul concetto di opera.
Nove fra pittori, scultori, una scenografa e un fotografo, con altrettanti mondi della visione artistica, che si ritrovano nel confronto arte-vita senza dimenticare di guardare alla storia dell’arte e suggerire, col proprio fare vario e ricco, quell’idea di “grande officina” con cui il grande André Chastel definì l’arte italiana del Quattrocento.
Così Matera, storica “città dei Sassi” e contemporanea “città della cultura”, diventa sede ideale di una moderna officina inclusiva in cui gli artisti – artefici si soffermano sulla raffinatezza tecnica e sulla sintesi formale”. Catalogo con testo di Elena La Morgia. Con il patrocinio del Comune di Matera.
La mostra sarà aperta tutti i giorni dal 27 luglio al 09 agosto 2024 dalle ore 18.00 alle ore 21.00. Tutte le notizie in merito possono essere prese anche sul sito ufficiale di Matera Eventi e su tutti i canali social della città.