LARINO. Non ci sono parole per descrivere il risveglio del giovane trentenne colpito alla vigilia di San Pardo da una meningite batterica che l’ha mandato in coma nel reparto di rianimazione del Cardarelli di Campobasso.
Nei giorni scorsi avevamo riferito di come le sue condizioni stessero via via migliorando, oggi grazie ad una sua familiare, abbiamo appena appreso che G. è sveglio ed è stato finalmente estubato e trasferito nel reparto di malattie infettive dove resterà ricoverato per completare al meglio tutto l’iter diagnostico necessario per rimettersi totalmente dopo questa, diciamo, pagina molto difficile della sua già provata esistenza.
Come ci ha riferito la sua familiare, lui non ricorda proprio tutto quello che è successo, ricorda solo di essersi recato da solo al pronto soccorso, di aver sentito una voce familiare e poi più niente. Al suo risveglio quando ha visto suo fratello e sua cognata, lì presenti, con una voce flebile ha voluto ringraziare, in primis, loro che gli sono stati sempre vicino, e tramite loro, gli amici, l’intera comunità larinese. Quella stessa che sappiamo per certo, in questi lunghi giorni ha pregato, ha pregato il buon San Pardo di fare un miracolo e di restituire G. alla sua famiglia.
Proprio i familiari del giovane trentenne, attraverso le nostre colonne, esprimono il loro grazie, a cominciare dai sanitari del San Timoteo a quelli naturalmente del Cardarelli che hanno profuso tutti il massimo, a tutti gli amici e a tutti i larinesi che hanno fatto sentire la loro vicinanza in questa delicata fase della vita del loro congiunto. Ed un grazie a San Pardo per aver concesso loro davvero una grande grazia.
Forza G. completa il tuo percorso riabilitativo i tuoi amici, la comunità larinese ti aspetta!