SANTA CROCE DI MAGLIANO. ‘In dialogo con la città’. Don Angelo Castelli, all’indomani delle elezioni amministrative che hanno determinato la rielezione di Alberto Florio alla carica di primo cittadino, ha messo nero su bianco una lettera alla sua amata comunità.
Nella stessa testualmente si legge “Scrivo queste mie riflessioni all’indomani delle elezioni comunali dell’8 e 9 giugno e all’indomani della nostra festa più cara qual è la fesa del nostro patrono Sant’Antonio. Ho contemplato con gioia e commozione tutta la comunità santacrocese che ha reso onore al Santo Patrono con tanti gesti, con tante preghiere, con tante manifestazioni, con tanti canti, soprattutto con la solenne processione per i due corsi del paese e con il canto della carregna. Ho ritrovato un popolo unito, gioioso, fraterno, dopo la contesa elettorale che ha visto la sfida tra cinque liste di gruppi che hanno puntato più sulla divisione che sulle proposte di un bene comune anche se con sensibilità e motivazioni diversificate. Le diversità sono legittime, le divisioni non aiutano mai.
Insieme, Cambiare, Bene Comune, Popolari e progressisti, Voglia di futuro, sono tutte delle buone motivazioni e stanno a dire che partiamo tutti da buone intenzioni che devono aiutarci a fare un cammino positivo per costruire una comunità più fraterna, più giusta, più inclusiva, più intraprendente, più aperta al territorio.
Faccio i miei auguri al sindaco riconfermato nell’incarico e a tutti gli eletti, della maggioranza e della minoranza, perché si adoperino con tutte le loro forze per il bene comune di Santa Croce. La fiducia ricevuta va meritata sul campo, lavorando con impegno e fedeltà per la realizzazione del proprio programma e accogliendo anche quanto di bello e di buono volevano proporre i gruppi delle altre liste.
Esprimo sentimenti di gratitudine per quanti si sono messi in gioco perché significa che è vivo il desiderio di partecipazione e di fare comunità e invito a coltivare questo orientamento al di là del risultato ottenuto, mantenendo vivo il dibattito, il confronto, la verifica. La buona politica si fa ogni giorno, non solo nel tempo della campagna elettorale, vivendo delle relazioni sociali, culturali, politiche, ricche di significato e di proposte costruttive.
Mi piace riportare un passo conclusivo dell’intervento sull’intelligenza artificiale di Papa Francesco al G7 che si svolge in Puglia in questi giorni:
“Ed è proprio qui che è urgente l’azione politica, come ricorda l’Enciclica Fratelli tutti. “Certamente per molti la politica oggi è una brutta parola, e non si può ignorare che dietro questo fatto ci sono spesso gli errori, la corruzione, l’inefficienza di alcuni politici. A ciò si aggiungono le strategie che mirano a indebolirla, a sostituirla con l’economia o a dominarla con qualche ideologia. E tuttavia, può funzionare il mondo senza politica? Può trovare una via efficace verso la fraternità universale e la pace sociale senza una buona politica?”. La nostra risposta a queste ultime domande è: no! La politica serve!”. Auguri Santa Croce. Resta unita”.