LARINO. Prendiamo spunto da un post pubblicato dall’amico scrittore Massimo Starita per descrive le emozioni che in queste ore stanno provando i larinesi in questo 25 maggio, inizio della tre giorni di festa in onore di San Pardo.
Nel post, con allegata foto, Starita descrive i suoi figli intenti a guardare in alto la grande campana della basilica concattedrale e nello stesso tempo pensa ai larinesi che guardano al cielo sperando che non piova. Sì, perché il cielo è carico di pioggia ed i larinesi sono visibilmente preoccupati di questo stato di cose che potrebbe rendere diversa la prima grande processione, quella che dal centro storico salirà al cimitero per prelevare il simulacro del compatrono Primiano e poi ridiscenderà per consegnarlo alla venerazione dei fedeli prima della solennità di domani.
In città, i preparativi sono raddoppiati. Si acquistano nuovi teli per proteggere la bellezza dei fiori e delle antiche coperte che abbelliscono i carri, ma soprattutto si guarda al cielo, come a chiedere un miracolo per far cessare la pioggia.
Intanto, ieri, in un clima decisamente diverso, quasi estivo si è svolta la tradizionale benedizione degli animali alla fonte miracolosamente sorta per volere di San Pardo e poi la processione serale, sempre da via San Rocco alla basilica. Sulla nostra pagina Facebook troverete la diretta del primo evento e diverse foto.