LARINO. La devozione dei larinesi al loro compatrono Primiano si perde nella notte dei tempi. Una devozione che quest’anno, complice il passaggio dell’undicesima tappa del Giro d’Italia in città, consentirà il verificarsi di due fatti, per certi versi, altrettanto storici, ossia la processione del mattino, quella che da sempre vede i larinesi riaccompagnare la statua del santo nella sua cappella al cimitero con i bambini a sventolare i caratteristici palii, non si svolgerà mentre la processione solenne, nel centro storico, con un frammento osseo dello stesso martire contenuto in un artistico braccio benedicente, realizzato nel XV secolo, vedrà la presenza proprio della statua del compatrono che, insieme ai suoi fratres Firmiano e Casto preferì il martirio piuttosto che abiurare la fede nel Cristo.
Domani, dunque, i larinesi avranno la possibilità di vivere una giornata che potremmo definire storica. Sì, perché se la processione del mattino è stata semplicemente spostata all’indomani, lo ricordiamo il 16 maggio si celebra sempre in cattedrale la memoria liturgica dei fratres del martire Primiano, tutte le altre celebrazioni ed i festeggiamenti serali sono stati tutti confermati: a partire della Santa Messa nella basilica concattedrale celebrata dal vescovo Gianfranco De Luca che somministrerà il sacramento della Cresima, la processione per le vie del centro storico, i festeggiamenti laici con l’esibizione del gruppo cover degli 883 Jolly Blu e lo spettacolo di fuochi pirotecnici a mezzanotte.
Ma come detto, l’evento storico per tutti i larinesi sarà l’avere, complice il passaggio del Giro d’Italia, in processione il compatrono Primiano e rinnovare, con fede e devozione sincera, quel figliale amore che da sempre lega la città e la diocesi alla figura del martire, e diremmo meglio, ai tre fratres martiri che al tempo delle persecuzioni di Diocleziano preferirono il martirio (a Larino o Lucera poco importa) pur di non venire meno a quel messaggio di salvezza annunciato dall’uomo, morto in croce e risuscitato dai morti per il bene di tutti.
E poi la festa continuerà il 16 mattina quando il simulacro del santo sarà riaccompagnato, sempre in processione, al cimitero, dopo aver compiuto il percorso storico che dalla cattedrale passa per il santuario dedicato ai martiri, di qui al luogo del loro presunto martirio fino alla sua dimora abituale, nella cappella del cimitero.