LARINO. Con la prima lezione, nella sala riunioni del consiglio dell’ordine degli avvocati frentani, è stato inaugurato ufficialmente l’anno formativo del corso biennale di deontologia e tecnica del penalista finalizzato all’aggiornamento professionale in materia penale e per la formazione dei nuovi avvocati e praticanti della Scuola di formazione territoriale della Camera Penale frentana, intitolata alla memoria dell’avvocato Donato Adamo Saltarelli.
Moderatore dell’incontro è stato il presidente della Camera Penale, il noto avvocato termolese Roberto D’Aloisio che ha introdotto i lavori e dato il via al pomeriggio formativo, non senza aver prima formalmente scoperto la targa di intitolazione della scuola al compianto collega tragicamente scomparso il 6 marzo di un anno fa mentre faceva ritorno nella sua Rotello lungo la Statale 87.
Nutrito il tavolo dei relatori: il presidente del Tribunale di Larino Michele Russo, il procuratore capo della Repubblica di Larino Elvira Antonelli, il presidente del COA di Larino Michele Urbano ed il professor Vincenzo Musacchio, direttore scientifico della Scuola che ha illustrato il programma del corso già accreditato con decreto dall’Unione Camere Penali Italiane lo scorso mese di marzo.
Il suddetto corso, alla sua prima edizione, nella formulazione con durata biennale, è organizzato, con il patrocinio dell’Ordine degli Avvocati di Larino, dalla Scuola Territoriale della Camera Penale presieduta dall’avvocato Roberto d’Aloisio e diretta dal prof. Vincenzo Musacchio e dal Consiglio Direttivo, oggi costituito dal presidente avvocato Domenico Bruno e dai consiglieri già nominati: Rosaria Vecchi, magistrato, Vincenzo Musacchio, docente universitario, Antonella Balante, avvocato e docente universitario. Il programma, sarà consultabile sulla pagina Facebook della Scuola di Formazione della Camera Penale di Larino, prevede un calendario ricco di incontri di notevole interesse e di vivo confronto, con un corpo docente costituito da avvocati penalisti di comprovata esperienza, magistrati con funzione inquirente e giudicante, docenti universitari e altri esperti delle forze dell’ordine e di altri settori con attinenza forense.
La lezione di apertura ufficiale del corso, svoltasi nel pomeriggio di oggi dal titolo ‘Giusto Processo: magistratura e avvocatura nella Costituzione’ ha dato il via ad un interessante susseguirsi di lezioni che si concluderà nel dicembre 2024. Gli incontri si terranno nel pomeriggio del lunedì e del venerdì, tendenzialmente due al mese, nel palazzo di Giustizia del Tribunale di Larino e in esterna, sia in presenza, sia con modalità opzionabile da remoto per coloro che ne faranno richiesta al momento dell’iscrizione.
Nei loro interventi, gli illustri relatori hanno avuto modo anche alla luce delle recenti riforme di discutere sul primo argomento di riflessione quel giusto processo che vede più attori e che da una parte e dall’altra deve sempre tendere alla ricostruzione della realtà dei fatti scevra da valutazioni ultronee che non aiutano poi il giudice a giungere alla decisione finale sempre nel rispetto “per la libertà e la dignità della persona che in quanto indagata va tutelata dalla erronea formulazione di una imputazione”.
La procuratrice Antonelli, dopo essersi complimentata per l’istituzione della scuola di perfezionamento “perché dove c’è cultura, c’è democrazia e si lavora bene”, ha esteso i complimenti al foro di Larino, “competente e “dialongante” con la Magistratura come auspicavo nel giorno del mio insediamento”. La Antonelli che non ha avito modo di conoscere l’avvocato Saltarelli ha poi aggiunto “Non ho conosciuto l’avvocato cui è stata intitolata la scuola di perfezionamento, ma dalle descrizioni che ho sentito era sicuramente il bell’esempio di avvocatura che Larino è in grado di offrire e pertanto comprendo sia il dolore per averlo perso, sia l’orgoglio nel ricordo, in primis per i famigliari, poi di quanti lo hanno conosciuto e ammirato”.
Sempre il capo della Procura frentana ha aggiunto “il magistrato è formato per uno stile di vita sobrio, senza esagerazioni né nel bene, né nel male. Ha un ruolo che lo obbliga alla giusta distanza prima di tutto dalla politica (il magistrato per posizione è apolitico e apartitico), e poi da qualsiasi associazione diversa da quella propria della magistratura”. Con questo riallacciandosi al tema affrontato dal presidente Russo della terzietà del Magistrato e la giusta distanza dalla politica e da situazioni che ne appannano la obiettività. “Per questo sono stati previsti gli istituti della astensione, della ricusazione e della valutazione di opportunità nel non occuparsi di determinati fatti”. Parlando poi della Costituzione, la Antonelli ha citato l’articolo 111 “che riguarda e quasi impersona la figura del PM nella Costituzione ed ha sottolineato le finalità che da un lato tutelano i diritti dell’indagato, dall’altro impongono la serie di obblighi che leggi hanno previsto. Per la Antonelli quello del PM è il lavoro che più di altri arricchisce in umanità per la natura della professione anche se a volte stare al passo con i tempi non è semplicissimo”.
Come annunciato, nel corso di questo primo anno, ci saranno interventi di spessore tra i quali quelli del Professore Vittorio Manes, Ordinario di Diritto Penale nell’Università di Bologna; del professore Giorgio Spangher, Emerito di Procedura penale all’Università La Sapienza di Roma; del dottore Franco Roberti già Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo. La proficua partecipazione alle lezioni, oltre a riconoscere agli iscritti i relativi crediti formativi anche in materia deontologica previsti dalla regolamentazione di settore, consentirà, con l’esito positivo della prova finale, l’iscrizione nelle liste per i difensori d’ufficio.
Ai fini dell’iscrizione è possibile richiedere il modulo tramite mail a scuoladiformazionelarino@gmail.com. Alcune lezioni saranno aperte a tutto il Foro e in casi specifici tassativamente predeterminati anche agli esterni.