LARINO. Sala Freda gremita, questa sera, per la presentazione dell’ultima fatica letteraria di Massimo Starita: Pilò, Ovvero, il nuovo giallo che, come i precedenti, prende le mosse dall’ambiente caro all’autore, ossia la città frentana che diventa nuovamente teatro naturale dove muove i suoi personaggi, a partire da colui che fin dal titolo si evince essere il protagonista, ossia l’indimenticabile critico d’arte larinese Antonio Picariello, in arte proprio Pilò.
Picariello, con la sua poliedrica figura di critico ed esteta ha donato tanto alla sua amata Larino e Starita che, con Picariello, ha avuto modo di lavorare a stretto contatto al tempo della giunta Giardino quando era assessore alla cultura, e con cui aveva stretto un’amicizia sincera, ha voluto donare ai suoi lettori una nuova ed avvincente trama ‘noir’ dove le caratteristiche dell’uomo vengono chiaramente riproposte in chiave letteraria andando ad arricchire il mistero di una nuova storia che accade in un angolo della provincia molisana.
La presentazione, inserita nei ‘percorsi in biblioteca’ dei lions è stata coordinata dal consigliere comunale Graziella Vizzarri. A lei è toccato presentare l’autore e le sue opere. Poi la parola è passata al Presidente del Lions club Pasquale Gioia che ha voluto ricordare come proprio le iniziative lionistiche siano nate sulla scia di quel progetto culturale che proprio Starita aveva avviato ridando lustro alla biblioteca frentana. I saluti del sindaco Pino Puchetti che si è detto onorato di collaborare con le associazioni per alimentare la cultura della comunità, hanno chiuso la parte introduttiva.
“Caro Antonio questa volta il mio cuore mi spinge a descrivere la tua persona senza mai mancarti di rispetto”. Queste, alcune delle parole che l’autore ha voluto dedicare all’amico Antonio scomparso prematuramente qualche anno fa. Parole che hanno dato il la al dialogo che ha visto come protagonisti l’autore e Gino Lapenna, l’uomo che per cinque anni ha condiviso con Picariello quell’ufficio di staff del sindaco Giardino che è stato foriero di eventi di alta cultura sotto la guida dello stesso Starita.
Un libro su Antonio Picariello, o meglio, un volume dove Antonio viene descritto con tratti riconoscibilissimi ed altri meno ma dove la sua figura resta al centro della scena insieme ad altri soggetti che diventano protagonisti immaginari di una storia tinta dal giallo della fantasia dell’autore. Una storia che ancora una volta è ambientata a Larino e nel suo circondario, luogo del cuore dell’autore che qui trova ispirazione ed emozione che gli permette di scrivere senza aver il timore di citare personaggi reali che anzi diventano, per esigenza di narrazione, altro da se.
Un libro da leggere lasciandosi trasportare campanilisticamente dalla sua trama, magari ascoltando Beethoven come accaduto in sala Freda stasera grazie alla maestria di Dario Laserra che ha accompagnato con il pianoforte i momenti della presentazione.