di Regina Cosco
SANTA CROCE DI MAGLIANO. Nella giornata internazionale delle donne, la storia con cui si è scelto di chiudere l’omaggio teso a più profili femminili impegnati nello sport trae ispirazione dalla danza sportiva. Teresa Cappiello, dall’avvocatura al professionismo delle danze latine, è una donna che ha scelto il ballo per affermare sé stessa. Di una disciplina come il latino americano – così vicino e affine a quell’ ideale di libertà che persegue da bambina – ne ha fatto una ragione di vita, e di lì una creatura da crescere e che le somigli: la ‘Free dance’, la sua scuola a Santa Croce di Magliano.
Ammette di aver provato ad annientare la ‘sfacciata ventenne’ che freme ancora in lei ma nulla si può dinanzi a uno spirito ostinato, volitivo e curioso.
Teresa ha individuato con straordinaria lungimiranza la funzione sociale della danza sportiva, facendone al contempo un eccellente strumento educativo oltre che un’importante realtà per la sua comunità che, con orgoglio, ha rappresentato in ambito agonistico insieme al suo partner Francesco Ciavarra portando a casa risultati lodevoli. Raggiunta durante i suoi allenamenti, si racconta alla nostra redazione:
Chi è Teresa Cappiello? Parlaci di te…
“Sono nata a Santa Croce di Magliano nel ’74, mi sono diplomata al liceo scientifico del mio paese e laureata in giurisprudenza presso l’Università degli Studi del Molise. Subito dopo, mentre già insegnavo danza sportiva nella mia scuola la ‘Free Dance’ ho superato il concorso per diventare avvocato. Chi sono? Un amante della vita! Con tanti hobby e una sola passione: amo i classici, mi piace scrivere, guidare, camminare all’aria aperta, seguire lo sport e ovviamente il diritto. Delle volte farei a meno della sfacciata ventenne racchiusa dentro di me che si ostina a non capire che il tempo passa, e invece no, mi costringe a svegliarmi presto e a correre, a creare nella danza nuove coreografie ovunque e a qualunque orario; mi costringe a formarmi continuamente nelle cose in cui credo, perché convinta che la formazione sia l’arma migliore per difendersi in un mondo a caduta libera. La passione più grande resta la danza sportiva, più esattamente il latino americano che rappresenta tutta la mia vita e perché si avvicina all’ideale che coltivo sin da piccola: la libertà.”
Teresa, da quanto hai iniziato a ballare?
“A livello agonistico da oltre venti anni, a questi vanno aggiunti gli anni in cui ho frequentato il primo corso di danza con il mio attuale (e storico) partner Francesco Ciavarra; anni pieni di divertimento e tanti amici indimenticabili. Poi, non posso non ricordare i miei primi passi, sin da piccola, nello gruppo folkloristico santacrocese ‘U Cuoscene’.”
Dunque già da bambina amavi danzare?
“Ho sempre amato la danza. Già da bambina chiedevo ai miei genitori di iscrivermi ad un corso di danza ma erano tutti lontani da Santa Croce e per questo difficili da raggiungere. In cambio hanno cercato di convincermi a frequentare il nuoto, ma insieme al tennis, è uno degli sport che meno preferisco. La danza si è ripresentata a ventuno anni, sotto forma di danza sportiva di coppia e l’ho praticata insieme a Francesco per qualche anno a livello dilettantistico per approdare successivamente al livello agonistico; un percorso difficile, ricco di sfide e di ostacoli, ma estremamente gratificante.”
Quando è nata la tua scuola di danza?
“La scuola di danza nasce nell’ottobre del 1999, ben 25 anni fa. Nasce per gioco, o meglio ancora, sulla base di una scommessa lanciata da un amico. Diceva che da lì a 10 anni avremmo creato qualcosa di bello e che saremmo diventati due grandi campioni… Campioni lo siamo diventati, e se abbiamo creato qualcosa di bello lo diranno il tempo e il popolo di Santa Croce.”
Oggi cosa proponi con la tua scuola?
“Abbiamo i corsi di danza sportiva per tutte le fasce di età che restano il cuore della nostra attività. Poi abbiamo ampliato le discipline affiancando anche il fitness alla danza. Siamo anche istruttori di Zumba, Strong (funzionale), Boxing, Real Ball e in ultimo ma non per ultimo Pilates a cui mi sto dedicando con la stessa attenzione che riservo alla danza.”
Che cos’è la danza latina?
“La danza sportiva praticata da me è la trasposizione del ballo di coppia da disciplina artistica in disciplina sportiva, con proprie regole, competizioni e gare agonistiche suddivise in varie classi.” I balli su cui è basata la disciplina sono cinque: samba, cha cha, rumba, paso doble e jive. Questo tipo di danza, come ogni genere di danza, è un’arte. Una miscela perfetta di bellezza e profondità; ti insegna che il successo è l’unica cosa che va programmata, tenendo a mente i suoi ingredienti fondamentali: il tempo, la volontà, la perseveranza, i sacrifici.”
Teresa, avete partecipato a tante gare e con risultati importanti…
“Si, abbiamo partecipato a tantissime competizioni. Oltre alle gare di qualificazione (innumerevoli!), una ventina di campionati italiani, diverse coppe Italia, altrettante gare internazionali all’estero a cui aggiungere due Europei e tre Mondiali. Nel nostro percorso abbiamo raggiunto podi in quasi tutte le gare sia nazionali che internazionali; i campionati italiani ci hanno visto sempre tra i primi tre sul podio; nelle gare estere quasi sempre finalisti, quarti all’ultimo Europeo di Nizza e settimi al mondiale di Kosice (Slovacchia).”
E a tutto questo si aggiungono anche altri riconoscimenti…
“Si, riconoscimenti dei campionati italiani a cui ho partecipato e quelli vinti all’estero. I riconoscimenti della FIDS che per meriti sportivi ci ha convocato ai raduni della squadra nazionale italiana di danza sportiva. Come pure l’Ercole Sannita che la Regione Molise conferisce agli atleti che si siano particolarmente distinti per meriti sportivi. Come del resto, ricordo l’esperienza in Rai nella trasmissione ‘Mezzogiorno in famiglia’ di Michele Guardí.”
E dei vostri spettacoli di danza sportiva per i quali curi le coreografie cosa ci dici…
“Amo infinitamente portare in scena, con i nostri splendidi ragazzi della scuola, sia temi divertenti che temi di carattere sociale quali il femminicidio, la guerra, la fede e persino la morte. Ringrazierò sempre tutti gli allievi della ‘Free dance’ che porto tutti nel cuore per le emozioni che ci hanno regalato.”
Teresa hai un ballo del cuore, un ballo che ti piace particolarmente?
“I balli che amo di più sono samba e rumba. Due balli contrapposti: uno esplosivo e dirompente, l’altro profondo e sensuale. Forse, mi piacciono perché racchiudono entrambi la mia personalità: da un lato attiva ed esplosiva e dall’altro sensibile e in continua lotta con i suoi timori. Sono molto legata alla rumba, perché essendo il ballo dell’amore, l’ho pubblicamente dedicato ai miei genitori.”
Una personalità al femminile del mondo del ballo a cui ti ispiri…
” Mi piacciono diverse ballerine, ma quella a cui faccio riferimento è Yulia Zagoruychenko; dama di Riccardo Cocchi, la danzatrice più completa.
La ammiro per le sue doti e per l’impegno profuso in questa splendida attività sportiva. Poi non posso non ammirare anche tanti altri professionisti, nonché miei insegnanti di balli quali: Laura Marinaro, Savino Cuocci e Roberto Di Malta; Caroline Smith, poi Davide Garofalo e Debby Posti e il formidabile Davide Cacciari.”
E, oggi, quali sogni i tuoi sogni ancora da realizzare?
“Tutto quello fatto sin qui, non sarebbe stato possibile senza il mio bravissimo partner di ballo Francesco Ciavarra. Così come sento di ringraziare i miei genitori, la mia famiglia, gli amici più cari, il mio fidanzato (sempre al mio fianco) e chiaramente tutti gli allievi della scuola.
In passato abbiamo costruito coppie valide e che vantano titoli a livello nazionale portando lustro al nostro paese, il sogno sarebbe di proseguire su questa strada.
Ma il sogno più grande è che si accendessero i riflettori su tutti gli allievi della Free Dance, senza dei quali questa creatura ormai divenuta donna non avrebbe ragione di esistere.”