di Regina Cosco
COLLETORTO. La storia di oggi, alla vigilia dell’8 marzo, viene dall’equitazione: donne decise a misurarsi con sé stesse prim’ancora che con gli uomini.
Il piacere dello stare a contatto con la natura e soprattutto con un animale nobile come il cavallo fa dell’equitazione uno degli sport più coinvolgenti, oltre che pluridisciplinare per tipologie di monta.
Quello della monta americana è un mondo che, Laura De Girolamo, conosce bene e per il quale nella sua Colletorto ha deciso di dedicarvi un centro ippico preposto abbinandolo all’agriturismo di famiglia, facendo della sua passione prima uno sport da praticare, e subito dopo una professione da esercitare. Da quindici anni è istruttrice di equitazione e guida equestre, infatti, all’attività di insegnamento segue quella dedita alla promozione del territorio regionale con ‘Occhito Riding holidays’, un percorso turistico a cavallo – di cui Laura è fautrice – in collaborazione con altri centri della zona.
Definisce il suo amore per i cavalli una ‘malattia ereditaria’ che le ha trasmesso il padre, il quale la ereditò dal nonno. Dalle donne di frontiera protagoniste delle cronache tardo-ottocentesche del selvaggio West – a tratti romanzate – Laura ammira il coraggio, la tenacia e lo spirito avventuriero che, in fondo, appartengono anche lei. Staccando per qualche ora dal suo lavoro, si racconta alla nostra redazione:
Laura quando hai iniziato ad andare a cavallo?
“Ho iniziato da bambina, all’età di sei anni ero già in groppa ad un cavallo. Il merito va a mio padre che mi ha trasmesso questa passione, come fece con lui mio nonno. La passione per i cavalli è una ‘malattia ereditaria’. A dieci anni mi sono iscritta ad un corso di equitazione, e da lì è stato un continuo crescere e formarsi. Oggi ho trentasei anni e, da allora, non ho mai smesso. Ho sempre voluto lavorare con i cavalli, nonostante tutti mi dicessero di pensare a qualcosa di meno impegnativo e di più sicuro. Alla fine non ho dato ascolto ai suggerimenti; ci sono stati giorni in cui per un attimo ho pensato che forse avevano ragione, perché non è un lavoro facile e che va fatto a prescindere dalle condizioni atmosferiche: o col caldo o col freddo dei cavalli bisogna averne cura, si dorme poco. Ma, alla fine, la passione per questo animale è stata comunque più forte di tutto.”
Di quale disciplina della monta americana ti occupi?
“La disciplina di cui mi occupo si chiama ‘Gimkana western’ è una disciplina che mette insieme tecnica e velocità. In questo sport, il binomio cavallo e cavaliere deve svolgere un percorso con degli ostacoli in modo preciso e veloce. Ogni imprecisione si trasforma in un addebito di secondi sul tempo finale. Con questa disciplina con il mio centro partecipo, da più di 10 anni, a circuiti sia regionali che nazionali. Infatti, questo weekend del 9-10 marzo, saremo a Cattolica all’ Horses Riviera Resort per un importante appuntamento nazionale: il ‘Winter Trophy Gimkana Western’. Porteremo tre dei nostri allievi a prendere parte a questa importantissima manifestazione di settore.”
Sei anche una guida equestre…
“Si, sono anche una guida e propongo un itinerario di turismo equestre in collaborazione con altre strutture del luogo. ‘Occhito Riding Holidays’ è il nome di questo ambizioso progetto: viaggi a cavallo sull’intero territorio regionale. Un modo per goderne del paesaggio e della bellezza. Ogni anno registriamo numerose presenze, visitatori che ci raggiungono da tutta Italia e la cosa più bella è vederli tornare ancora.”
Parlaci della tua scuola, com’è lavorare con i tuoi allievi?
“Gli allievi che frequentano il mio centro sono una ventina, si va dai sei ai trent’anni.
Mi appaga lavorare con i bambini che si affezionano poi ai cavalli, stessa cosa vale per gli adulti.
L’ equitazione è uno sport adatto a tutti: non c’è un limite di età, così come non è mai troppo tardi o troppo presto per incominciare.”
Laura, il tuo centro è molto conosciuto in zona e hai partecipato a diverse iniziative di settore, oltre che a raduni e ad eventi del calendario locale…
“Si, partecipiamo a numerose iniziative. Partecipiamo agli appuntamenti nazionali di turismo equestre che si svolgono, ogni anno, in una regione italiana; di fatti, recentemente, siamo stati sui Monti Lattari sul famosissimo ‘sentiero degli Dei’ a Positano, a Civitella Cesi nella Maremma Laziale e seguiranno degli altri di sicuro. Poi vi sono i raduni e le passeggiate organizzati dai centri della nostra regione o dalle associazioni del posto. Non manchiamo nel partecipare al calendario della tradizione locale del Basso Molise come, ad esempio, alla benedizione degli animali che cade l’ultimo sabato di aprile – di ogni anno – a Santa Croce di Magliano.”
Hai un cavallo del cuore?
“È difficile rispondere a questa domanda. Porto nel cuore tanti cavalli, perché ognuno ha caratterizzato un momento della mia vita. ‘Skipper o Iena’, un Quarter horse che mi ha regalato tante soddisfazioni nei campi di gara. E ad oggi, Candy una cavallina Quarter x Haflinger, nata, cresciuta ed addestrata da me.”
C’è una personalità al femminile a cui ti ispiri?
“Nel mondo femminile ci sono donne come Calamity Jane e Lucille Mulhall, emblematiche del West. Erano donne forti e indipendenti, che hanno affrontato una vita dura e pericolosa spesso in un mondo dominato dagli uomini. Donne che hanno affrontato la frontiera americana a cavallo, armate di pistola e con una determinazione ferrea. La loro storia è stato spesso trascurata, ma il loro coraggio e la loro audacia meritano di essere ricordati.”
Laura, quali sogni vorresti ancora realizzare?
“Di sogni da realizzare ne ho ancora tanti. Vorrei continuare a trasmettere, richiamando più gente possibile, l’amore per questo splendido animale. Vorrei vedere questa terra, il Molise, emergere dal punto di vista turistico perché merita davvero tanto e in questo, vorrei essere un centro di equitazione di lustro per la nostra regione.”
Il profilo di Laura De Girolamo è la storia di una giovane donna che, nell’equitazione, intercetta la propria realizzazione personale e, quindi, ammirevolmente la sua libertà