LARINO. Gli agricoltori molisani sono compatti e dicono basta, basta di approfittare dei loro sacrifici, ed hanno deciso di scendere nelle piazze con i loro mezzi per difendere il loro lavoro, quello che traina l’intera economia molisana sempre più esposto alle riforme dell’Europa, sempre più esposto alle politiche economiche adottate dal governo in tema di caro gasolio ed accise, sempre più esposto alla proliferazione degli ungulati che distruggono intere coltivazioni.
“Chi non ha il coraggio di ribellarsi non ha il diritto di lamentarsi. Difendiamo la nostra agricoltura e il nostro territorio”. Con questo motto, giovedì mattina, dalle 9, in piazza del Papa, gli agricoltori del Movimento agricolo molisano inizieranno la loro protesta che in contemporanea si svolgerà anche a Campobasso e ad Isernia.
intano, Ieri sera, al Park hotel Campitelli, Ivano Zara presidente del Mam ha convocato decine e decine di agricoltori per la seconda riunione organizzativa, dopo quella del 18 gennaio scorso, nella medesima sede. Davvero tanti i rappresentanti del mondo agricolo che, con la loro presenza senza bandiere sindacali, hanno partecipato alla riunione pronti a scendere in strada per far sentire alla politica la loro protesta.
“Dal 25 gennaio (dopodomani, giovedì) – annuncia il presidente del Movimento agricolo molisano, Ivano Zara – sarà effettuato un presidio per protestare contro la Politica agricola europea riforma (Pac), contro le misure economiche adottate dal Governo per il settore agricolo (caro gasolio e accise), nonché per chiedere al governo regionale misure di contenimento della fauna selvatica e di revisione della legge sulla caccia (legge n. 157/1992). Il presidio si svolgerà a Termoli, in piazza Giovanni Paolo II, e sarà ad oltranza per 24 ore. Durante l’iniziativa stazioneranno circa 50 trattori agricoli, con utilizzo di striscioni per sensibilizzare anche l’opinione pubblica sulle tematiche proposte”.