SAN GIULIANO DI PUGLIA. E’ il giorno del ricordo del piccolo Umberto Visconti, il ventisettesimo bambino che perse la vita insieme alla maestra Carmela Ciniglio a seguito dal tragico crollo della scuola Jovine quel maledetto 31 ottobre 2002. Il piccolo era stato estratto vivo dalle macerie dalle mani dei Vigili del Fuoco e dei soccorritori e, dopo il ricovero a Termoli, condotto in eliambulanza a Roma per le profonde ferite ripotate.
Con lui c’erano la mamma e il suo papà. Per un mese, il piccolo Umberto ha lottato, amorevolmente assistito dai medici e dal personale del Bambino Gesù di Roma mentre mamma Celestina e papà Massimo pregavano, imploravano che accadesse un miracolo. Poi, però, le condizioni di Umberto si aggravarono e quel piccolo cuore che aveva già tanto sofferto si è spento il 2 dicembre di ventuno anni fa.
Chi ha vissuto quei momenti non potrà mai dimenticarli. Mai dimenticare quei funerali celebrati nella chiesa del villaggio provvisorio da Monsignor Tommaso Valentinetti. Quella ventisettesima bara bianca, giunta a San Giuliano il 4 dicembre, il dolore di una famiglia che aveva sperato ma un destino diverso era stato scritto per quel loro primogenito che aveva raggiunto i suoi amici.
Anche quest’anno i suoi genitori Massimo e Celestina, il fratello Guido e la sorella Ginevra che ha appena compiuto 18 anni ed ha conosciuto fratello maggiore soltanto attraverso le foto custodite gelosamente ed i racconti, vogliono ricordarlo con affetto e in preghiera insieme ai parenti e agli amici: “Caro Umberto, accompagnaci dal Cielo, mano nella mano, uniti, per sempre”.
Un abbraccio di cuore ai nostri amici Massimo, Celestina, Guido e Ginevra da parte di tutta la redazione. Una preghiera al cielo per Umberto che possa continuare ad indicare ai suoi cari le vie che portano al bene.