MONTELONGO. “L’adagio solenne – come leggiamo sulla pagina Facebook del presidente della Pro Loco Luigi Campolieti – recita “cra’mmatina’priesct ima ii p panttell”. Un adagio che racchiude il senso di una delle tante manifestazioni di fede della gente di Montelongo, ossia quella legata alla realizzazione delle pagnottelle in onore della Immacolata Concezione. E così, anche in questo 2023, nella notte compresa tra il 7 e l’8 dicembre si è ripetuta quella storia antica di autentica devozione, un donare fatto di notte, quasi di nascosto, esempio di semplicità e gentilezza che ha visto la gente, nel gomitolo di strade di Montelongo, far risuonare un vociare allegro perché il giorno dell’Immacolata è arrivato e le pantell era pronte per la distribuzione.
A Montelongo il rito della distribuzione mattutina delle panettelle è un’usanza originale. Le fasi preliminari partono il 7 dicembre, è affidata alle donne la preparazione delle ‘palate’ di panettelle, piccole pagnotte di pane raggruppate in forme da due o da quattro, successivamente cotte nell’unico forno del paese, quello delle Grucce, così da diventare morbide e fragranti.
Successivamente nella chiesa di Santa Maria ad Nives, vengono benedette. “Poi all’alba dell’8 . continua Campolieti – i custodi della devozione distribuiscono ai montelonghesi e agli abitanti dei paesi vicini, che fanno il giro delle case, una panettella, anticamente era un gesto di accoglienza, di “necessità”, perché permetteva alla famiglie meno fortunate sostentamento fino alle imminenti festività natalizie, da tradizione era in uso “andare per panettelle” con le “fasc cuscin” (federe dei cuscini) ed era in uso dire da chi distribuiva “Gesùmmaria” a cui si rispondeva “Gessembr” (oggi e sempre) o “E così sia”. Il pane in questa tradizione è il vero protagonista, alimento “semplice” ma concreto nutrimento per il corpo, in occasioni come questa nutrimento per l’anima. Questo rituale è un esempio di montelonghesitá, contributo di umanità e bellezza, ricchezze di un Molise che sa stare al passo coi tempi, rimanendo sempre originale. È arrivato il momento di assaggiare “a panttell”, da tempo è uso comune condirle con olio e alici. È ormai giunta l’aurora, il mondo si risveglia, con rinnovata fratellanza. Grazie di cuore a chi si impegna per non far spegnere questa fiamma!”
Una tradizione antica che resta al presente, dunque, per testimoniare l’importanza della solidarietà, di quel pane condiviso in onore dell’Immacolata che se un tempo era segno di vicinanza ai poveri, oggi resta simbolo di una comunità che si ritrova nel suo passato, è attenta al presente e si preoccupa di non disperdere il suo patrimonio.
(grazie per le foto e le notizie all’assessore Francesca Perrotta)