SAN GIULIANO DI PUGLIA. Un dolore che non passa. Le lacrime scendono dai volti, mentre i rintocchi della campana lancia al cielo preghiere per quei giovanissimi figli della nostra terra strappati alla vita da quel terribile terremoto di 21 anni fa. Deceduti in quel luogo che doveva essere sicuro e non lo fu: la loro scuola.
In tanti anche questa mattina, hanno voluto con la loro presenza fare memoria di quei ragazzi, di quelle ragazze e della loro maestra Carmela Ciniglio, eroi civili di una terra che da quel giorno non è più la stessa ma ha trovato comunque la forza di andare avanti, di ritrovare una nuova quotidianità, perché quella che si è fermata il 31 ottobre 2002 era stata violentemente cancellata da quelle ventisette bare bianche.
Presenti alla celebrazione per le giovani vittime del sisma di ventuno anni fa il presidente della Regione Francesco Roberti, il prefetto Lattarulo, diversi sacerdoti, il senatore Costanzo Della Porta, l’ex sindaco Luigi Barbieri, il sindaco Giuseppe Ferrante, i sindaci di Bonefro, Larino, Montorio nei Frentani, Montelongo e primi cittadini di alcune comunità pugliesi gemellate con San Giuliano di Puglia. Era presente il presidente vicario della Provincia Orazio Civetta ed ancora gli assessori regionali Michele Iorio, Gianluca Cefaratti, i consiglieri regionali Angelo Primiani, Andrea Greco, Vittorino Facciolla, Vincenzo Niro, Roberto Gravina. Ed ancora i rappresentanti delle forze dell’ordine, l’Istituto Alberghiero di Termoli, le scuole del territorio ed i rappresentanti del Comitato delle Vittime.
I 28 rintocchi della campana hanno scandito il momento del ricordo cui è seguita la preghiera al cielo ‘intonata’ dal parroco del piccolo centro fortorino. E poi la processione fino al luogo dove sorgeva la scuola, le note del silenzio e poi la deposizione delle corone di alloro su quel pilastro rimasto in piedi mentre accanto tutto il resto è venuto giù seppellendo per sempre quelle giovani vite. Ventuno anni fa!