CAMPOBASSO. Torna alla ribalta la preoccupazione legata allo spaccio giovanile. Due minori, individuati in via Gramsci e fermati dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, sono stati deferiti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria minorile per detenzione di sostanze stupefacenti e possesso di banconote false.
L’impegno dell’Arma nel contrasto al traffico di sostanze stupefacenti e nella tutela della collettività non conosce sosta. Questo è ciò che emerge chiaramente dalla recente operazione svolta in via Gramsci, dove l’attenzione delle forze dell’ordine è stata catturata da due ragazzi che si allontanavano velocemente. Fermati e sottoposti a perquisizione da parte dell’equipaggio del Nucleo Operativo e Radiomobile, i minori sono ora al centro di un’indagine giudiziaria.
Il bilancio del controllo non lascia spazio a dubbi: il primo dei giovani aveva celato n.13 dosi di hashish, per un totale di gr. 5,45, all’interno di un vasetto di vetro. Oltre a ciò, sono state rinvenute nr. 6 banconote da € 10: sebbene di aspetto molto simile alle originali, sono state identificate come false, dimostrando un livello di contraffazione non immediatamente riconoscibile. Il secondo ragazzo custodiva gr. 1.37 della medesima sostanza stupefacente in un marsupio, racchiusa in un cofanetto di plastica.
La sostanza stupefacente è stata immediatamente sequestrata ed inviata al LASS di Foggia per le analisi qualitative. Parallelamente, le banconote sospette sono state trasmesse alla locale filiale della Banca d’Italia per ulteriori verifiche.
I due minori sono stati deferiti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria minorile.
Gli episodi, sempre più frequenti, di detenzione e spaccio tra i più giovani stanno alimentando un crescente allarme nella comunità di Campobasso. La presenza di banconote false aggiunge un ulteriore livello di preoccupazione, portando all’attenzione le molteplici sfaccettature dell’illegalità minorile.
Questa operazione, così come molte altre, testimonia l’incessante lavoro e l’indiscutibile impegno dell’Arma nel proteggere la comunità, soprattutto i più giovani, dai pericoli derivanti da attività illecite, mettendo in evidenza la necessità di un impegno congiunto da parte delle istituzioni e della società civile per contrastare efficacemente questi fenomeni.