SANT’ELIA A PIANISI. Un guasto alla macchina. Una sosta forzata in attesa del carroattrezzi lungo la provinciale 40 a pochi km dal centro amministrato da Biagio Faiella. E scopri il Molise accogliente. Scopri una famiglia che non solo ti fornisce tutte le informazioni del caso ma ti lascia entrare nella sua casa, ti offre un caffè e rende meno vuota l’attesa del mezzo che ti dovrà riportare a casa.
Capita, quando uno come me, quotidianamente è in macchina per lavoro. Capita che la macchina senza alcun preavviso si fermi e mandi all’aria i programmi messi in agenda. Ma poi, come sempre le vie del Signore sono infinite e ti permettono di scoprire un territorio, paesi, gente che sono la testimonianza di come il Molise esista realmente e di come i molisani siano davvero un popolo speciale.
Stavo recandomi a Riccia quando la mia macchina ha cominciato a perdere potenza. Ho contattato il mio meccanico di fiducia che mi ha consigliato di fermarmi prima di causare ulteriori danni al motore. Prima e seconda ho raggiunto, quando ormai ero arrivato quasi a Sant’Eli a Pianisi, uno spiazzo privato antistante quella che a prima vista sembrava una struttura ricettiva. Ho parcheggiato e, dopo aver allertato il soccorso stradale della mia assicurazione, ho chiesto ad un ragazzo che era intento a pulire la sua mietitrebbia il nome della località: contrada Piana dei Morti, la sua risposta. Lì per lì ho pensato: bene, è venerdì mi sono fermato in questa piana e devo far arrivare la mia macchina in contrada Monte Arcano. Che giornata!?
Ma poi, abbandonati i pensieri superstiziosi, dopo l’ennesima telefonata per spiegare a mia moglie cosa era accaduto e alla proprietaria della struttura che avrei dovuto raggiungere chiedere un rinvio, mi accorgo dell’arrivo della proprietaria di casa che con un sorriso accogliente mi augura il buongiorno che ricambio spiegando il motivo del mio essermi fermato nella sua proprietà. “Nessun problema stia pure qui e se le serve qualcosa non esiti a chiedere”.
Dopo altre telefonate, e dopo aver capito di avere amicizie in comune, la signora, Adelina, questo il suo nome, mi invita ad entrare nella sua casa per offrirmi un caffè e nello stesso tempo mi mostra la sua dimora rurale ‘i tre Olmi’. Un gioiello di struttura ricavato da un vecchio casino agricolo con tanto di caminetto e servizi pronto ad accogliere i viaggiatori di ogni età. Sempre con il sorriso la signora Adelina, proprietaria tra le altre cose, anche di un negozio di abbigliamento, addirittura mi offre la possibilità di prendere una delle sue autovetture per continuare il mio viaggio ma declino il suo cordiale invito sapendo che di lì a poco sarebbe arrivato il carroattrezzi.
In realtà, Lorenzo il conducente del mezzo di soccorso mi avverte che avrebbe fatto un po’ di ritardo perché impegnato a rimuovere delle auto a seguito di un tamponamento. Nessun problema aspetto ed anche Lorenzo si dimostra davvero eccezionale, chiedendomi addirittura scusa per il ritardo, una volta raggiuntomi. Prima di ripartire, torno ancora una volta dalla signora Adelina per salutarla e con lei suo figlio, la nuora e la piccola che aveva in braccio. Ci scambiamo i numeri di telefono e mi accenna alle sue tante attività che porta avanti in paese con l’invito a rivederci presto complici le persone in comune che conosciamo. Io ringrazio ancora una volta per l’ospitalità e salgo sul furgone per tornare a casa. Una giornata certamente diversa dove se da un lato sicuramente il conto del meccanico sarà salato vista la possibile rottura della turbina, dall’altro sulle vie del Signore ho incontrato persone di cuore che mi hanno dimostrato come davvero la nostra terra è piena di risorse preziose, risorse artistiche, enogastronomiche, ma soprattutto ricca di persone, quelle stesse che sono e fanno il Molise.
Nicola De Francesco