TERMOLI. Una calda giornata, un mare cristallino, la devozione della gente di mare, le emozioni dei termolesi, le parole del vescovo Domenico D’Ambrosio e quella corona d’alloro lanciata in acqua per ricordare quanti in mare hanno perso la vita. In una parola San basso, patrono della città costiera e dell’intera diocesi che è in Termoli-Larino. Dopo la messa in duomo, alla presenza delle autorità, dal sindaco-presidente di regione Francesco Roberti agli assessori Michele Marone e Salvatore Micone, il consigliere Vincenzo Niro passando per la procuratrice, termolese doc, Elvira Antonelli, si è svolta la processione fino al porto. Qui, la statua lignea del santo è stata collocata sul motopeschereccio “Miante”, tra gli applausi di tutti i presenti.
Leggermente in ritardo rispetto all’orario consueto, i pescherecci e le altre imbarcazioni sono partiti al seguito del “Miante” da dove svettava la maestosa statua di San Basso. La costa del Lungomare Nord di Termoli è stracolma di persone, di turisti e tanti curiosi. Tutti sulle spiagge ad aspettare il passaggio del santo Patrono.
Poco prima del grattacielo, c’è stata l’inversione di marcia per tornare verso il porto ma subito prima è stata depositata in mare la corona di fiori in onore al Santo e alla gente di mare, mentre tutto intorno i presenti nelle imbarcazioni applaudivano e facevano risuonare al cielo le sirene. Come detto è toccato a monsignor D’Ambrosio presiedere le varie cerimonie in quanto, come tutti sanno, in questi giorni il presule De Luca è insieme ai 60 ragazzi della diocesi che prenderanno parte alla Giornata Mondiale della Gioventù. San Basso, è poi rientrato al porto e rimarrà a bordo del “Miante” fino a questa sera. Alle 19 ci sarà la processione dalla Cattedrale al Mercato ittico. Alle 22 la veglia di preghiera. Domattina, alle 6 messa dell’aurora, proprio al mercato ittico, sempre con monsignor D’Ambrosio seguirà la messa delle 8.30 e il solenne Pontificale delle 18.30, che sarà seguito dalla processione alle 19.30.