Fede, cultura, tradizione, storia, costumi, arte e canti. Il tutto accompagnato dalla musica dei ‘Figli di Puglia’ e dalla degustazione del vitello marchigiano allo spiedo.
LARINO. Un territorio che si riconosce nelle sue tradizioni. Paesi che attraverso la devozione ai santi continuano nel presente a portare in processione quei carri che dai campi sono diventati simbolo di devozione, di cultura, di arte, di storia, elementi tutti che devono essere tramandati, per tramite delle attuali generazioni, al futuro perché costituiscono l’essenza stessa delle genti.
Successo, ieri sera, nella splendida cornice del centro storico di Larino per la dodicesima edizione della ‘Rassegna delle Carresi’, organizzata come sempre in ogni minimo particolare dall’associazione che ha in Stefano Vitulli il suo presidente ma che trova linfa in tante donne ed uomini che con lui si adoperano perché tutto sia organizzato al meglio: dall’accoglienza, al lento procedere dei carri fino alla ristorazione finale.
La manifestazione, come da programma, ha preso il via già di buon mattino quando in piazza Duomo e in piazza Vittorio Emanuele sono arrivati i carri che poi avrebbero preso parte alla processione pomeridiana. 21 carri provenienti da ben 15 paesi molisani ed uno dal vicino Abruzzo. Vogliamo citarli tutti per dimostrare come la manifestazione sia molto sentita tra la gente delle carresi.
Da Portocannone, grazie all’associazione del Carro dei Giovani, era presente il carro biancoceleste trainato da una coppia di buoi della famiglia larinese di Pasquale Forli. Da San Martino in Pensilis, presenti sia il carro biancoceleste che quello giallo verde dei giovanissimi. Per loro gli animali forniti da Teodoro De Santis e Pasquale Forli di Larino. Da Pietracatella è giunto il carro dedicato alla Madonna di Costantinopoli trainato da una coppia di pecore messe a disposizione dalla famiglia di Vincenzo Vizzarri. Da Palata in processione ha sfilato il carro dedicato alla Madonna del Carmine portato a Larino dalla famiglia di Cristinziano Cesarone che ha utilizzato le mucche gentilmente concesse dalla famiglia di Fernando Tarasca. Sempre dal centro amministrato dalla sindaca Maria Di Lena, presente ieri sera nel centro frentano, ha sfilato anche il carro dedicato a Sant’Antonio di Padova delle famiglie Di Lena-Marinelli condotto da una coppia di bovine della famiglia Guerino Ciciola. Da Gambatesa è giunto a Larino il carro della Madonna della Vittoria condotto dalle mucche della famiglia di Nicola Notaro. Da Jelsi, insieme al carro tipico, la traglia, dedicato a Sant’Anna, sono giunti anche le donne con il costume tipico. La traglia di Jelsi era condotta da una coppia di bovine dell’indimenticabile Gianluigi Petrarca a cui è stato rivolto, fino al Cielo, un ringraziamento speciale da parte dell’organizzazione. Da Larino, il primo carro a sfilare è stato quello della Madonna del Carmine condotto da una coppia di bovine della famiglia di Antonio Tarasca mentre il carro era delle famiglie Raffaello e Donato D’Attilia. Presente poi il carro dei covoni di Sant’Anna proveniente da Pescolanciano. Da Petacciato lungo le vie del centro storico ha sfilato il carro dedicato a Sant’Antonio di Padova delle famiglie Toni Manes e Giuliano Di Credico condotto dalle mucche di Vincenzo Malorni. Guglionesi era presente con il carro sempre dedicato al santo dei miracoli condotto dagli animali di proprietà della famiglia Primiano Marchitto. Da Acquavica Collecroce era presente un carro sempre dedicato a Sant’Antonio della famiglia Andrea Di Lena condotto dalle mucche di Pasquale Masciantonio. Da Montelongo è giunto a Larino il carro dedicato al santo di Padova della famiglia Michele Paoletti condotto dalle mucche di Umberto e Francesco Ricci. L’associazione carri e tradizioni di Tavenna ha portato nel centro frentano il carro (sempre dedicato a Sant’Antonio) della famiglia Alessio Mareglia consotto dai bovini di Teodoro De Santis. Da Santa Croce di Magliano, non soltanto il carro dedicato a San Antonio delle famiglie Vincenzo e Carlo Rosati e Pasquale Petruccelli, ma anche i musici della carregna e la rappresentante Regina Cosco che ha ringraziato Vitulli per la passione che mette nella rassegna rinnovando la partecipazione futura del gruppo.
Da Casalbordino è giunto in città il carro dedicato a Sant’Antonio Abate della famiglia di Alfredo Ricci condotto dalle mucche della famiglia di Gaetano Rossi. Infine da Larino il carro dedicato ai santi Martiri e due carri, uno trionfale ed uno a capanna dedicati al patrono San Pardo. Il primo condotto dagli animali della cooperativa Pallotta, gli altri di proprietà delle famiglie D’Alesio Salvatore e Ernesto Vitulli.
Una manifestazione di successo, si diceva, arricchita dalla presenza delle donne che fin dal mattino hanno allestito in piazza un laboratorio a cielo aperto per la creazione dei magnifici fiori di carta, dalla presenza di alcune ditte locali che hanno promosso accessori che richiamano alla festa patronale frentana. Un’intera giornata di festa per le Carresi che si è conclusa, dopo la cerimonia di consegna degli attestati ed i ringraziamenti a tutti i partecipanti, con lo spettacolo musicale dei Figli di Puglia e la degustazione del vitello marchigiano allo spiedo.