LISBONA. E’ il giorno della grande veglia a Lisbona, preludio della grande festa conclusiva di domani della Giornata Mondiale della Gioventù, un’esperienza che davvero ti cambia la vita. E lo scrive chi poco più che sedicenne partecipò insieme ad altri ragazzi della diocesi a quella svoltasi in Polonia nel 1991 e alla grande giornata mondiale a Roma nel 2000.
In terra lusitana abbiamo, come detto, ben otto nostri giovani concittadini Antonietta, Ilaria, Greta, Gabriella, Gabriella, Ariana, Fabiana ed Andrea. Con loro Maria Assunta, Silvia, suor Blanca e Giuseppe che, partiti lo scorso 29 luglio, insieme agli altri ragazzi e ragazze della diocesi, con monsignor Gianfranco De Luca stanno vivendo momenti che fisseranno per sempre nella loro memoria.
Momenti di viaggio, di crescita, di gioia e lacrime, di vitalità, di piena consapevolezza che il viaggio senza una meta è qualcosa di vuoto. Un viaggio compiuto con Cristo nel cuore ti cambia perché – come ha riferito il Santo Padre Francesco nella riflessione della via Crucis di ieri sera – il cammino di Gesù è Dio che esce da sé stesso, esce da sé stesso per camminare tra noi. Quello che ascoltiamo tante volte nella Messa: “Il Verbo si fece carne e camminò tra noi”. Ricordate? E il Verbo si fece uomo e camminò tra noi. E questo lo fa per amore. Lo fa per amore. E la Croce che accompagna ogni Giornata Mondiale della Gioventù è l’icona, è la figura di questo cammino. La Croce è il senso più grande dell’amore più grande, l’amore con il quale Gesù vuole abbracciare la nostra vita. La nostra? Sì, la tua, la tua, la tua, quella di ciascuno di noi. Gesù cammina per me. Dobbiamo dirlo tutti. Gesù intraprende questo cammino per me, per dare la sua vita per me. E nessuno ha più amore di chi dà la vita per i suoi amici, di colui che dà la vita per gli altri. Non dimenticate questo: nessuno ha più amore di chi dà la vita, e questo lo ha insegnato Gesù. Per questo, quando guardiamo il Crocifisso, che è tanto doloroso, una cosa così dura, vediamo la bellezza dell’amore che dà la sua vita per ciascuno di noi. Diceva una persona molto credente una frase che mi ha colpito molto. Diceva così: “Signore, per la tua ineffabile agonia posso credere nell’amore”. Gesù cammina, ma spera qualcosa, spera la nostra compagnia, spera che guardiamo… Non so, spera di aprire le finestre della mia anima, della tua anima, dell’anima di ciascuno di noi. Come sono brutte le anime chiuse, che seminano dentro e sorridono dentro! Non hanno senso. Gesù cammina e spera con il suo amore, con la sua tenerezza, di darci consolazione, di asciugare le nostre lacrime”.
Parole che ci hanno toccato – ha riferito Antonietta una delle partecipanti larinesi alla Gmg – sapere che anche nella sofferenza possiamo contare in Gesù cambia il nostro modo di vedere le cose. Stiamo vivendo un’esperienza davvero bellissima. Stiamo incontrando ragazzi e ragazze provenienti da ogni angolo della terra. E se sono, e siamo qui, è perché crediamo in qualcosa che ci unisce pur divisi dalle distanze, quel qualcosa è il nostro amico Gesù”.
Insieme ad Antonietta anche gli altri giovani partecipanti ci hanno riferito di star vivendo un qualcosa di unico che certamente resterà un ricordo importante delle loro vite: “l’incontro con colui che conosce le nostre storie, i nostri pensieri e che sta attento ai nostri passi. Un Cristo che si trasfigura nei volti delle migliaia di giovani che stiamo incontrando”.
Sorrisi, amicizie, preghiera e riflessione, incontri memorabili con ragazzi provenienti da ogni dove e ricordi del cuore: un’unica grande emozione la giornata mondiale della Gioventù. La grande veglia di questa notte poi annuncerà l’alba del nuovo giorno, la conclusione di questa incredibile esperienza anche per i ragazzi di Larino e della diocesi.
Domani il Santo Padre presiederà la Santa Messa conclusiva ed annuncerà la città che ospiterà la prossima edizione. La Giornata Mondiale della Gioventù (GMG), un incontro dei giovani di tutto il mondo con il Papa, è stata istituita da San Giovanni Paolo II nel 1985 e da allora rappresenta un momento di incontro e condivisione per milioni di persone in tutto il mondo. La prima edizione si è svolta nel 1986, a Roma, e da allora la GMG ha toccato le seguenti città: Buenos Aires (1987), Santiago de Compostela (1989), Czestochowa (1991), Denver (1993), Manila (1995), Parigi (1997), Roma (2000), Toronto (2002), Colonia (2005), Sydney (2008), Madrid (2011), Rio de Janeiro (2013), Cracovia (2016) e Panama (2019). La GMG di Lisbona 2023 si è svolta dal 1 agosto e si concluderà domani.
Ai ragazzi di Larino e agli altri della diocesi il nostro plauso.