LARINO. Sulla Camera iperbarica di Larino è intervenuto il consigliere regionale del M5S Angelo Primiani: «Sono ormai due anni che il servizio della camera iperbarica dell’ospedale Vietri di Larino è inattivo. La struttura, che offriva trattamenti con ossigenoterapia per curare patologie respiratorie severe, nel luglio 2021 era stata sospesa “temporaneamente” per mancanza di personale. Ad oggi, però, nonostante venga accesa tutti i giorni, dalla mattina al pomeriggio con un evidente spreco di denaro pubblico, resta inutilizzabile perché manca un anestesista.
L’ultima segnalazione, in ordine di tempo, arriva dal Comitato Basso Molise per il Bene Comune dove si chiede all’Asrem e al neo presidente Francesco Roberti di poter reperire personale sanitario e rendere funzionante i servizi della camera iperbarica di Larino. È un appello che io stesso sostengo appieno perché la situazione per un servizio salvavita per i molisani, e non solo, è inaccettabile. Restare indifferenti significa, ancora una volta, scegliere di privare il Molise di una delle poche strutture pubbliche di eccellenza e non tutelare il diritto alle cure per tutti i cittadini.
Infatti parliamo di un presidio sanitario non solo avanzato a livello tecnologico, ma soprattutto un centro importantissimo per il Molise e per le regioni del centro sud, se si considera la camera iperbarica di Larino una struttura unica nel suo genere tra Ancona e Bari. Lasciarla inutilizzata arreca un danno anche alla mobilità attiva che, negli scorsi anni, ha offerto cure a tanti pazienti delle regioni limitrofe.
La nostra battaglia in difesa di una sanità pubblica di qualità è ben nota. Durante gli anni della scorsa Legislatura, abbiamo difeso strenuamente gli ospedali e le strutture del territorio, cercando di avanzare proposte concrete per garantire il diritto alle cure e al contempo tutelare i lavoratori del servizio sanitario. I nostri solleciti hanno interessato anche la situazione di Larino, dove abbiamo reclamato affinché venisse inviato personale per evitare di interrompere un servizio vitale, cosa che è invece accaduta.
Ora ci aspettiamo un gesto di buon senso per la difesa e la tutela della sanità pubblica, cercando di risolvere nel minor tempo possibile una situazione che, oltre ad essere paradossale, è inaccettabile».