Commemorazione questo pomeriggio nei locali a lui dedicati con la donazione delle opere pittoriche di sua moglie Anna Rita Iammarone e l’opera a quattro mani realizzata in collaborazione con la pluripremiata scultrice larinese Valeria Vitulli.
LARINO. “Dobbiamo trovare tutti qualcosa per cui vale la pena di vivere, non esitiamo ad andare avanti per realizzare ognuno la propria vocazione. Il dottor Vincelli è stato testimone del suo tempo, un medico che ha sempre ricercato la sua perla preziosa come il mercante del Vangelo, la sua perla preziosa erano i suoi assistiti, la professione medica quella per cui valeva la pena di vivere”.
Abbiamo raccolto le parole di don Antonio Di Lalla che, questo pomeriggio, ha benedetto le opere d’arte collocate all’interno dell’ambulatorio solidale dell’Auser in via Console Minucio, come gesto a perenne memoria, del dottor Augusto Vincelli, del medico di famiglia larinese deceduto, a causa del Covid, il 17 novembre 2020 dopo aver compiuto fino in fondo la sua missione.
Alla cerimonia erano presenti accanto a don Antonio Di Lalla, la presidente dell’Auser di Larino Daniela Bassi, il coordinatore medico dell’ambulatorio solidale il chirurgo in pensione Pietro Picucci, l’anestesista in quiescenza Giovanni Di Girolamo e loro, moglie e figlie dell’indimenticabile Augusto. Con loro parenti, amici, cittadini, gli amministratori Rainone, Giusti e Vesce che hanno avuto modo di conoscere, ognuno nella propria quotidianità, il dottor Vincelli ed hanno assicurato la loro presenza per rendergli testimonianza.
Alla dottoressa Bassi il compito di ricordare l’importanza per Larino di avere un ambulatorio solidale dove medici in pensione prestano volontariamente la loro opera in favore della popolazione specie quella più in difficoltà ma anche come l’aver intitolato al dottor Vincelli quegli spazi sia segno evidente della stima riservata all’uomo, al medico che non si è tirato indietro facendo il suo dovere nonostante un virus venuto da lontano stesse mietendo vittime innocenti. Il coordinatore dell’ambulatorio Picucci ha portato il suo personale ricordo di Augusto Vincelli, un uomo che ha avuto coraggio fin da quando scelse di iscriversi a medicina, di realizzare un sogno che all’epoca sembrava irrealizzabile per chi proveniva da ambienti diversi rispetto a quelli classicamente vicini alla professione medica. ”Un professionista bravo, corretto che fino alla fine ha fatto una scelta coraggiosa”.
Una testimonianza che ha introdotto quella della moglie del dottor Vincelli, la professoressa Anna Rita che ha voluto donare all’Auser come segno di ringraziamento, come encomio per suo marito e per tutti i medici che hanno fino in fondo svolto la propria missione, due quadri ed una scultura che da una radice fa scaturire la professione medica, l’aspirazione al bene, la solidarietà dell’associazione, ma anche il dolore, la disperazione in uno con la forza di trovare in se stessi la volontà per risollevarsi. Con la professoressa Anna Rita a parlare delle opere anche la scultrice Valeria Vitulli che prima di cimentarsi con la realizzazione ha voluto ‘vivere’ i luoghi frequentati dal dottor Vincelli prima di creare, con la supervisione della moglie, l’opera che da oggi arricchisce di memoria e futuro l’ambulatorio solidale. All’amico di famiglia Giovanni Di Girolamo il compito di portare ai tanti presenti un’altra testimonianza sul dottore prima di cedere la parola a colei che ha ereditato la sua passione, la sua professione, sua figlia Giovina.
Un pomeriggio a ricordare un testimone del suo tempo, il dottor Augusto Vincelli nel luogo a lui intitolato dove altri medici volontariamente continuano ad esercitare la loro professione e a farsi buon samaritani per tanti larinesi e non solo.