La giovane larinese è moglie, mamma ed è impegnata nel sociale come componente da anni del Cda della Fondazione Achille Morrone Onlus
LARINO. Un normale post sulla sua bacheca di Facebook, un ‘finalmente il sole’ si è trasformato nel luogo, dove l’ennesimo leone da tastiera che si rifugia dietro ad uno pseudonimo che riporta i nomi dei due santi patroni di Larino, ha sferrato attacchi velenosi alla sua persona. Attacchi (preferiamo non riportarli) che lei ora perseguiterà nelle sedi competenti ma che ha voluto rendere pubblici perché il cyberbullismo, di questo trattasi, la diffamazione sui social attraverso profili fake, è un fenomeno da combattere a tutti i livelli. Un comportamento ignobile perpetrato da soggetti che forti dell’anonimato (ma a questo ora penserà la polizia postale) si credono padroni del mondo o dispensatori di offese gratuite all’indirizzo di chi ha messo sempre la propria faccia in tutto quello che ha fatto, fa e farà.
Come Claudia Fiore che riguardo a quanto le è accaduto ci scrive “Il giorno dopo l’attacco che ho subito su Facebook da parte di un profilo falso, ho ricevuto numerosi messaggi di solidarietà e vicinanza. Tutti o quasi hanno tentato di dare un nome e un cognome al leone da tastiera. Ora, a prescindere da chi sia, è sufficiente sapere che, COME DICONO I BEN INFORMATI in considerazione anche di quello che scrive da diversi anni a questa parte, pare sia un tifoso di una delle due fazioni in corsa nella prossima competizione elettorale. Allora io mi chiedo come sia possibile che per il proprio schieramento alcune persone siano disposte a diffamare una persona notoriamente schierata?
Come sia possibile rivolgere delle accuse così infamanti con il chiaro obiettivo di danneggiare, come spesso le cronache riportano in casi simili di cyberbullismo, perché di questo si tratta. Ma come si può consentire, fino ad appoggiare con like e sorrisini, simili condotte immorali e penalmente rilevanti? Io che sono una persona, come tutti sanno, testarda farò quello che devo fare per provare a bloccare questo personaggio. Non cancello niente perché non ho niente da temere né da nascondere a differenza di altri. Vi invito però a riflettere, perché oggi è toccato a me una mamma, moglie, persona stimata e rispettata, impegnata nel sociale come componente del Cda della Fondazione Achille Morrone Onlus da cinque anni ma domani potrebbe toccare a vostro figlio o a una persona a voi cara che potrebbe non essere forte come sono io”.