LARINO. Ennesimo incidente tra un’auto ed un cinghiale lungo la Provinciale 137, quella che collega il centro frentano alla Fondovalle del Biferno. Fortunatamente, soltanto un forte shock per il conducente della Volkswagen T-roc, di colore grigio, che non ha potuto evitare il violento impatto contro il grosso ungulato che gli ha letteralmente distrutto tutta la parte anteriore della vettura.
‘Una sensazione bruttisima’ – ci ha riferito il malcapitato automobilista che stava raggiungendo Termoli nel tardo pomeriggio di ieri l’altro – quando si è trovato di fronte l’animale sbucato all’improvviso dalla cunetta laterale e l’ha centrato in pieno anche per evitare di finire sull’altra carreggiata dove stava sopraggiungendo un’altra autovettura. La macchina, come detto, ha riportato ingenti danni alla parte anteriore compresi i dispositivi di protezione che sono scoppiati. Sul posto, per i rilievi del caso, è giunta una gazzella dei carabinieri proveniente da Casacalenda che ha verbalizzato l’accaduto.
Purtroppo, come si diceva, non è il primo incidente che si verifica in zona con protagonisti malcapitati automobilisti e ungulati. Quella dei cinghiali ormai, senza nessuna paura di essere smentiti, è diventata una vera e propria piaga per tutto il territorio bassomolisano. Sbucano da ogni dove e a qualsiasi ora del giorno e della notte, singoli e di grossa taglia come quello sopra descritto, ma anche interi branchi che improvvisamente attraversano le strade, arrivano nei parchi cittadini e, come riferito in passato, anche sulle spiagge.
‘Tali incidenti non dovrebbero accadere – ci ha riferito l’automobilista larinese coinvolto nell’incidente – occorre che si prendano seri provvedimenti. Non ho riportato conseguenze fisiche, se non un forte shock, ma vedere distrutta la mia macchina nuova mi fa stare male. E pensare che ora si apre tutta una lunga trafila con gli enti ‘responsabili’ per farmi riconoscere gli ingenti danni subiti’.
A proposito del risarcimento danni causati dal cinghiale fa scuola la recente sentenza della Cassazione, che ha respinto il ricorso della Regione Abruzzo condannata già in due precedenti occasioni a risarcire un automobilista che aveva subito danni alla sua vettura dopo una brutta collisione con un cinghiale per strada.
La Cassazione nello specifico ha stabilito che la responsabilità del risarcimento per danni causati da animali selvatici appartenenti alle specie protette e che rientrano nel patrimonio indisponibile dello Stato è della Regione. Quest’ultima secondo l’ordinamento italiano è l’ente che legifera, amministra, programma, coordina e controlla le attività in materia di fauna selvatica.