LARINO. Lo scorso 22 aprile, al Teatro Risorgimento, è andato in scena “Isabella e il Duca”, l’ultimo atto della Stagione Teatrale Frentana 2023 nonché punto d’approdo del progetto cofinanziato dalla Regione Molise nell’ambito del bando “Turismo è Cultura 2022”.
Due repliche, due sold out e due standing ovation finali hanno salutato la grandiosa messa in scena ideata dalla sapiente regia di Lino D’Ambrosio. Successo incredibile dunque per il dramma in due atti di Giuseppe D’Addario, autore di origini larinesi che ha ottenuto con questo testo la “Segnalazione speciale per la nuova drammaturgia” nell’ambito dell’edizione 2021 del prestigioso Concorso Europeo Tragos. A fine serata, l’Amministrazione comunale ha voluto omaggiare l’autore con una targa, riconoscimento dell’importanza di un’opera ambientata a Larino che ha commosso anche la giuria del Piccolo Teatro di Milano.
“Isabella e il Duca” nasce da un’idea di Nicola Lozzi, allora presidente della Pro Loco Frentana, nel lontano 2003. Giuseppe D’Addario raccolse la sfida e, grazie al supporto storico-scientifico e alle ricerche documentali di Giuseppe Mammarella, completò questo testo nel 2005. Le vicende narrate sono, al netto della necessaria invenzione scenica, la ricostruzione rigorosa dei fatti d’amore e di sangue realmente accaduti a Larino tra il 1679 e il 1680, che videro la congiura ordita dai nobili larinesi ai danni del duca Francesco Maria Carafa della Stadera, e i tumulti e le vendette che ne seguirono. Al centro delle vicende, l’amore tra Antonio Palma e Isabella Sorella, tormentato proprio dal duca oppressore.
Vicende cruciali per la storia del Seicento larinese e molisano, che arrivarono un secolo e mezzo più tardi alle orecchie di Alexandre Dumas, tra i più importanti scrittori francesi, tanto che quest’ultimo ne fece un episodio fondamentale del suo romanzo “La Sanfelice”, combinandolo peraltro con un racconto breve ma appassionato della festa di San Pardo, resa escamotage narrativo, così come fa Giuseppe D’Addario nel suo dramma.
Una grande iniziativa resa possibile grazie all’Amministrazione comunale che ha creduto nel progetto fin dal primo istante. La volontà di organizzare una rassegna teatrale e, prima ancora, lo sforzo per riaprire il Cinema Teatro Risorgimento, adeguandolo nel rispetto di tutte le normative, derivano dal desiderio di tornare a veder rappresentato su un palcoscenico questo importante episodio della storia larinese.
L’iniziativa è stata possibile anche e soprattutto grazie al Villaggio delle Arti, che ha fornito le professionalità necessarie alla realizzazione dello spettacolo, e alla Uilt Molise che ha fornito il cast. Per l’occasione, il regista Lino D’Ambrosio ha selezionato da diverse compagnie molisane iscritte all’Unione Italiana Libero Teatro attori amatoriali che, a titolo di volontariato, volessero portare in scena un dramma di grande valore. Un esperimento interessante e riuscito, quello di unire attori provenienti da tutto il Molise nel segno dell’amore per il teatro e per la storia e la cultura molisane.
(Le foto sono come sempre dell’impareggiabile Guerino Trivisonno che ringraziamo per tutto quello che di bello fa per la sua Larino)