I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Termoli, a conclusione degli accertamenti seguiti ad un controllo, hanno tratto in arresto un 26enne ed una 22enne residenti nel Comune di San Severo entrambi titolari di precedenti penali e/o di polizia.
Gli stessi, nella circostanza, si rendevano responsabili entrambi di violenza o minaccia a un Pubblico Ufficiale (art. 336 c.p.) e resistenza a un Pubblico Ufficiale (art. 337 c.p.) nonché rispettivamente, il primo anche di evasione (art. 385 c.p.) e la seconda di favoreggiamento personale (art. 378 c.p.) e lesioni personali (art. 582 c.p.).
In particolare, nel corso di un servizio perlustrativo di controllo del territorio, i militari notavano i due all’interno di un bar di Termoli, procedendo pertanto al controllo degli stessi che, peraltro, risultavano già noti agli operanti.
Nell’occasione emergeva che il 26enne si era arbitrariamente allontanato dalla propria abitazione di residenza dove invece avrebbe dovuto trovarsi, poiché in atto sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per altra causa.
Successivamente, una volta condotti presso gli uffici della Compagnia Carabinieri di via Brasile, i due proferivano frasi minacciose ed opponevo resistenza fisica attiva nei confronti dei militari presenti, al fine di impedire agli stessi di portare a termine tutti i previsti adempimenti relativi al controllo ed alla relativa attività di Polizia Giudiziaria ancora in corso.
La ragazza inoltre, nel tentativo di allontanarsi arbitrariamente dalla Caserma, veniva bloccata da un militare al quale, cercando vanamente di divincolarsi, provocava anche delle lesioni personali seppure lievi.
Pertanto, appurate le responsabilità penali in relazione ai reati loro ascritti, i due venivano arrestati e tradotti, il 26enne presso la Casa Circondariale di Larino e la 22enne presso la propria abitazione agli arresti domiciliari, per ivi permanere a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Larino.
Nel corso della successiva udienza, la competente Autorità Giudiziaria convalidava i due arresti, in quanto legittimamente effettuati, confermava per il giovane la custodia in carcere ed applicava invece alla ragazza la misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria nel Comune di residenza.