COLLETORTO. Grande affluenza di turisti nelle due Giornate di Primavera del FAI. Paese strapieno di persone. Un successo inatteso nel paese dell’olio buono per toccare con mano le risorse del luogo. Tante famiglie, dunque, portando con sé anche i più piccoli. Tante persone con tanta voglia di conoscere e di esplorare i piccoli borghi. Famiglie provenienti da Trento, Ferrara, Teramo, Chieti, Pescara, Bari, Foggia, Corato, Campobasso, Termoli, Lucera, Torremaggiore, hanno fatto sentire la loro presenza. E poi altri gruppi provenienti dai centri viciniori hanno contribuito a riempire il paese.
Nei due giorni, il 25 e il 26 marzo, grande dunque è stata la partecipazione dei turisti. Voci diverse e gioiose hanno riempito di curiosità il percorso. Nel silenzio dei vicoletti un viavai di turisti attenti ad ogni cosa e alle umili dimore del borgo dove il senso dell’uomo è dignitoso. E poi con il naso all’insù tanta curiosità. Voglia di sapere. Voglia di visitare, a conclusione del percorso, la magnificenza della torre di Giovanna I d’Angiò che svetta con i suoi 25 metri di altezza sull’ampio territorio circostante. Un paese dunque in festa tra saluti, sorrisi e sguardi attenti. Grazie al FAI e alle associazioni del luogo, puntualmente impegnate a dare il meglio di sé. E a far conoscere una realtà ai più sconosciuta, ricca di non poche risorse artistiche. Gli sbandieratori, le chiarine e il gruppo dei tamburi angioini hanno riempito di magia il cuore del borgo degli angioini. Regalando uno spettacolo di abilità e di coreografie d’altri tempi. Piacevole il viaggio nella storia di ieri. Un centinaio di volontari hanno lavorato per mettere in piedi un’organizzazione capace di rispondere ad ogni tipo di esigenza.
“Un percorso storico culturale veramente bello nella sua presentazione. Veramente inatteso. Tra l’altro ricco di opere d’arte di valore sul piano artistico – ha dichiarato un coppia proveniente dalla città di Ferrara. Poi la torre, comodissima fino all’ampio terrazzo, suscita veramente un fascino particolare”. Ma a dir il vero tutti hanno apprezzato l’arte, la cultura napoletana e la gastronomia del borgo con i suoi prodotti tipici lungo l’itinerario. Colletorto è il paese dell’olio. E tutti i produttori nell’androne del palazzo marchesale hanno spiegato la sua provenienza da un territorio dove la Valle degli Ulivi segna la qualità di un olio di alto profilo. Dalla Chiesa del Purgatorio, al piccolo museo ecclesiastico, adiacente alla Chiesa del Battista, fino al Palazzo del marchese Rota, attivo mercante d’arte e persona pia, per concludere sulla Torre Angioina, ogni punto dell’itinerario turistico è piaciuto tantissimo. Soddisfatto il FAI e i volontari del posto. Soddisfatto pure il presidente Roberto Di Monte del FAI Abruzzo Molise proveniente da Chieti. “Grazie al lavoro di tutti – dichiara Stefano Pinto – delegato FAI del Basso Molise, vi è stato un riscontro positivo piacevolissimo. Ringrazio tutte le persone che abbiamo incontrato a Colletorto.
La scelta della località è stata sicuramente determinata dall’atteggiamento collaborativo di tutta la comunità, in ordine il sindaco Cosimo Mele, per la sua immensa disponibilità e capacità di cogliere l’attimo di un avvenimento importante irripetibile, tutta l’amministrazione comunale, padre Vincenzo Bencivenga, che ha messo a disposizione i beni della chiesa, il prof. Luigi Pizzuto, vero motore trainante, capace di alimentare il suo potenziale soprattutto nelle sfide importanti, tutte le associazioni culturali, la Pro Loco Angioina, La Coccinella, I Cavalieri Angioini “Roberto di Firmitate”, l’Equiturismo de Girolamo, il Gruppo Storico “Giovanna I d’Angiò”, i produttori di olio che hanno colto al volo l’opportunità di abbinare la cultura al prodotto, per sperimentare il concetto di territorio in tutti i suoi aspetti. Un plauso poi alle guide volontarie, Teresa, Giovanna, Vincenzo, Michele, Jessica e Marianna. Ringrazio il fantastico gruppo FAI di Termoli. Sono orgoglioso di condividere questa esperienza con Lucia, Gioia, Antonio, Maria, Rosaria, Luigi, Bice, Mariateresa, Francesca, Mimma, Veronica, Chiara, Francesco e Maria Rosaria. Ringrazio altresì l’ANPAS “Carmela Ciniglio” di Colletorto e il gruppo di Volontari Carabinieri di San Martino in Pensilis. I risultati dimostrano la qualità del lavoro svolto. Tutto è stato perfetto. L’entusiasmo ci spinge a migliorare ciò che facciamo per svelare il fascino delle emozioni generato dalla bellezza del nostro patrimonio culturale sconosciuto. Presente nei nostri piccoli borghi”.
Luigi Pizzuto