LARINO. Le difficoltà in cui versa l’ospedale San Timoteo di Termoli, per alcuni in stato comatoso tanto che proprio in queste ore a Termoli i vari comitati propongono di scendere in strada per difendere il sacrosanto diritto alla salute, ha spinto anche il primo cittadino di Larino ad intervenire con una nota diffusa alla stampa regionale in cui testualmente afferma: “Non possiamo rimanere indifferenti di fronte a quello che sta accadendo alla sanità in basso Molise. Non possiamo non prendere posizione contro chi, di fatto, sta togliendo alla popolazione la certezza di poter contare su una struttura ospedaliera efficiente e diremmo ad un sistema ospedaliero su due stabilimenti che per decenni ha garantito prestazioni di eccellenza.
La storia recente del San Timoteo di Termoli è purtroppo simile per certi versi a quanto accaduto al nostro ospedale Vietri. Il nostro fiore all’occhiello, l’ospedale virtuoso dell’intera sanità regionale è stato smembrato di tutto, fino ad essere declassato ad ospedale di comunità pur sapendo che non al Vietri ma forse altrove i conti non tornavano.
Ed oggi la storia si ripete con l’ospedale di Termoli.
Nonostante le rassicurazioni ogni giorno si registra l’ormai cronica carenza di personale, mancano medici ed anestesisti ma anche altre figure professionali ed il rischio è quello di nuove chiusure. Il tutto a danno della popolazione, di quasi 100mila abitanti che vivono in questa parte di Molise costretti molte volte ad ‘emigrare’ altrove pur di trovare risposte alle loro legittime aspettative, alle loro legittime richieste di trovare nella sanità pubblica le risposte.
È inconcepibile quello che sta accadendo. Il Basso Molise non può esistere senza un ospedale per acuti, un ospedale che però garantisca sempre, h24 la possibilità di trovare risposte, cure salvavita che purtroppo non sempre possono essere delegate ad altre strutture, nemmeno all’ospedale Cardarelli.
Sulla sanità in Molise è facile fare qualunquismo, come sindaco di Larino ritengo che si debba tornare a pensare alla reale interazione tra il San Timoteo ed Il Vietri, al di là della connotazione delle due strutture, serve personale, serve una svolta che però non vada nella direzione di pensare che in Molise sia sufficiente un solo ospedale ma che proprio per la sua connotazione geografica (la popolazione in estate quasi raddoppia sulla costa) si debba implementare proprio il San Timoteo e non smembrarlo come in precedenza fatto con il Vietri”.