Otto anni dalla scomparsa dei gemelli Antonello e Giovanni Padulo: pubblichiamo di cuore il pensiero della loro mamma Eva sapendo che loro restano e ci saranno sempre.
LARINO. Sono trascorsi otto anni da quella tragica serata di fine febbraio. Giovanni ed Antonello stavano tornando a casa in sella al loro motorino quando vennero travolti da un’auto lungo via Molise. Un impatto mortale che spezzò per sempre le loro giovani vite, dilaniò il cuore di una famiglia, di tante famiglie, diremmo, dell’intera comunità larinese e non solo che aveva visto nascere e diventare adolescenti i due ragazzi.
Per ricordargli domani sera alle 18.00 sarà celebrata una santa Messa in Cattedrale, noi oggi, nel giorno in cui Larino ricorda altri tre suoi figli prematuramente scomparsi ben diciotto anni fa in un altro terribile incidente stradale Milena, Alessandro e Marco, pubblichiamo di cuore le parole di mamma Eva che ricorda a se stessa, ma infondo ricorda ad ognuno di noi, che i suoi figli, le persone a noi care che non ci sono più, in realtà vivono accanto a noi e continuano ad insegnarci molto.
“Cari figli, ovunque voi siate, ho qualcosa da dirvi. Caro Giovanni, caro Antonello, sono 8 gli anni passati senza di voi, 8 lunghi anni. Sento il bisogno di scrivere questo messaggio perché mi rendo conto che il tempo passa ed io non voglio dimenticare. La vostra giovane voce è sfumata, ma il vostro ricordo è vivo, è quotidiano. Cari figli siete andati via troppo in fretta, partiti per un viaggio dal quale mai tornerete.
Molte sono le parole non dette e troppe le cose incompiute. Avete lasciato un vuoto incolmabile. Sento il bisogno di dirvi che siete stati il mio sogno coronato di successo. Siete un grande puzzle, mettere tutti i pezzi nel posto giusto è stato un lavoro lungo e laborioso. Un puzzle rimasto incompiuto perché in un attimo sono spariti i pezzi importanti. Vi voglio ringraziare. è con voi che posso dire che ho continuato a giocare e a sognare. Abbiamo corso tra gli olivi della nostra collina, abbiamo costruito castelli sulle nuvole e rincorso pecore nel cielo, quante risate, quanti ricordi…
I ricordi più belli, quelli felici della mia vita, quelli che ti scaldano il cuore e nello stesso tempo ti fanno venire il groppo in gola, sono quelli con voi. Voi eravate il mio rimanere in equilibrio su questo mondo. Mi è mancata la terra sotto i piedi quando mi avete lasciata. Eravate voi il mio orizzonte e poi ho dovuto di nuovo imparare a camminare, a cercare un nuovo equilibrio. Non da sola, ma è dura. Mi dicono che nulla si dimentica e ci si abitua all’assenza…Non so. Mi mancate, mi manca il vostro sguardo fiducioso, mi mancano le vostre mani, il vostro fare disordine, la vostra voce, i vostri abbracci.
Lo so che non sono mai sola, una parte di voi è sempre con me, veglia su di me, mi rende serena e mi da forza. Mi state insegnando molto, voi ci siete e questo lo so.
La vostra mamma vi ama”