LARINO. Le associazioni Terra Sana Molise e Vivaluva per il XXIII incontro con i propri soci, studiosi e associazioni ecosostenibili, vuole sottolineare che la promozione del territorio, dell’accoglienza, dell’enogastronomia e del rapporto tra agricoltura, prodotti tipici e turismo è ormai diventato un processo maturo per lo sviluppo turistico ed eno-gastronomico del Molise.
Il 3 dicembre al Santuario di Madonna di Canneto le due associazioni propongono, nel consueto appuntamento annuale, il tema: “il TARTUFO simbolo d’eccellenza e di biodiversità del Molise. I tartufi salveranno il Molise”.
Forse esagerata come affermazione, ma l’Associazione Terra Sana Molise e l’Associazione Vivaluva credono molto nella filiera dei tartufi, nella tartuficoltura e anche la Regione Molise ne è convinta.
Oggi grazie al Centro di Ricerca e produzione di piantine tartufigene della Regione Molise, è stata aperta una nuova era per la coltivazione dei tartufi, in particolare dello scorzone o tartufo nero estivo (tuber aestivum Vittad.) e del Tartufo Nero uncinato (tuber uncinatum Chatin).
Dal Centro di Ricerca e produzione di piantine tartufigene della Regione Molise, gestito e diretto dall’ARSARP, le piantine, a richiesta, possono essere impiantate nei terreni più idonei della Regione e, dare vita, a piantagioni in grado di produrre i preziosi tuberi nel giro di pochi anni ed essere produttive per almeno 30/40 anni.
Si tratta dunque di investimenti nel medio e lungo periodo, capaci di cambiare il volto del nostro Molise, andando a dare reddito a terreni che altrimenti sarebbero abbandonati.
Sappiamo che la Regione Molise crede in questo progetto, essendo il tartufo per il nostro territorio un vero catalizzatore per la biodiversità e per lo sviluppo turistico enogastronomico, dalla cui vendita molti possono trarre vantaggi.
Grazie al lavoro fatto, un di anni fa, si può dire che la tartuficoltura è tra le coltivazioni sostenibili fedele ai concetti dell’economia circolare, in grado di esaltare il corso naturale di crescita del tubero.
Infine, per la capacità delle piante di sottrarre carbonio dall’atmosfera durante tutto il loro periodo di vita.
Il tartufo è uno dei simboli del made in Italy, ma soprattutto un simbolo di prodotto d’eccellenza del Molise.
Un prodotto che apre nell’immaginario dei consumatori scene di vita agreste, con cani che fiutano il terreno alla ricerca del prezioso fungo.
Tuttavia la raccolta del prodotto spontaneo non è l’unica strada percorribile visto che le moderne tecniche agronomiche permettono la coltivazione del tartufo con l’ottenimento di prodotti identici sotto il profilo del gusto e del sapore a quelli che si trovano in natura.
Programma dell’incontro: modera l’incontro il Presidente dell’Associazione Terra Sana Molise – Aristide Vitiello. interverranno: Prof. Gaspero Di Lisa presidente dell’Associazione Ex-consiglieri regionali “Azioni dell’Associazione sulla salvaguardia della biodiversità del Molise”; Don Claudio Cianfaglioni – Parroco della Basilica Cattedrale San Pardo di Larino “La custodia del Creato affidata alla cura dell’uomo”; Prof. Sebastiano Delfine – Docente UNIMOL – Produzione di vegetali sostenibili e di qualità “Il tartufo simbolo di eccellenza e di biodiversità del Molise”