LARINO. “Il Germoglio torna all’attacco con un nuovo post su Facebook e ancora una volta fa disinformazione. Il modus operandi ormai è chiaro: strumentalizzare politicamente, con scarsa onestà intellettuale, la complessità di ogni episodio, con lo scopo di male informare la cittadinanza. Ci riferiamo alla narrazione che il Germoglio ha fatto del mancato finanziamento al progetto di rigenerazione urbana proposto da questa Amministrazione a marzo 2022 in forma associata con altri 10 comuni del circondario con una popolazione complessiva superiore a 15000 abitanti . Narrazione che ci lascia basiti”.
Questo l’incipit del post con cui il primo cittadino frentano Pino Puchetti ha risposto alle affermazioni sui fondi per la rigenerazione urbana postate su Facebook dal movimento ’Il Germoglio’ qualche giorno fa. Affermazioni con le quali il movimento criticava l’operato del sindaco e della maggioranza accusata di aver partecipato al bando ministeriale con ”un progetto già infiocchettato e tirato fuori da qualche cassetto impolverato che prevedeva il recupero di Palazzo Pietrantonio e la messa a norma del cinema-teatro Risorgimento”.
Ebbene Puchetti scrive ”Va innanzitutto chiarito che i finanziamenti di cui si parla non provengono dal PNRR, come si legge nel post, ma sono fondi esclusivamente statali, stanziati con la Legge di bilancio n. 234 del 30 dicembre 2021, bastava leggere i commi dal 534 al 537 dell’art. 1 per capirci qualcosa in più. La legge prevede contributi finalizzati a “favorire gli investimenti in progetti di rigenerazione urbana […] nel limite complessivo di 300 milioni di euro per l’anno 2022”. Tutti i comuni aderenti all’area di Larino hanno presentato un proprio progetto per un importo complessivo di 5.000.000 di euro”.
Cosa finanziava la legge: opere relative a: “1) manutenzione per il riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti […]; 2) miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale […]; 3) mobilità sostenibile”. Progetti dunque di rigenerazione urbana, in senso lato, come quello presentato dall’amministrazione che prevede il recupero di palazzo Pietrantonio e la riqualificazione del teatro Risorgimento. L’insieme dei progetti, con ente capofila Larino, è stato regolarmente canditato e approvato dal ministero competente : lo si evince dall’Allegato 1 del Decreto ministeriale del 19 ottobre 2022. Perché allora Larino non risulta tra gli Enti beneficiari elencati nell’Allegato 2 dello stesso Decreto?
Il Germoglio ne fa un discorso strumentale e dice che è il progetto presentato dalla maggioranza a essere stato bocciato. In realtà, la Legge n. 234 non prevede una valutazione nel merito del progetto ma stabilisce la finanziabilità degli stessi in relazione al tetto massimo dei 300 milioni di euro (briciole rispetto al numero di progetti presentati) e in base a una graduatoria stilata in rispondenza all’indice IVSM. A tal proposito, il comma 537 recita: “Qualora l’entità delle richieste pervenute superi l’ammontare delle risorse disponibili, l’attribuzione è effettuata a favore dei comuni che presentano un valore più elevato dell’indice di vulnerabilità sociale e materiale (IVSM)”.
Il progetto presentato dal Comune di Larino è risultato ammissibile ma non finanziato per carenza di fondi, quindi non per un giudizio di merito ma semplicemente perché l’indice di vulnerabilità medio dell’area di Larino, stabilito a monte e da criteri Istat, pari a 100,21, non è stato sufficiente per rientrare nella graduatoria dei circa 60 progetti finanziati, all’ultimo dei quali infatti, quello del Comune di Positano, corrisponde un IVSM pari a 103,74. Gli Enti beneficiari, del resto, appartengono per la quasi totalità a regioni fortemente depresse: Campania, Calabria e Sicilia, ve ne sono pochissimi di Puglia e Marche, e nessuno delle altre 15 regioni italiane, tanto che i comuni del Nord Italia già hanno mosso rimostranze nei confronti dell’unico criterio di attribuzione del finanziamento. Tra l’altro, si fa presente che il progetto presentato dal Comune di Larino, per indice di vulnerabilità, è al primo posto tra tutte le aree del Basso Molise.
Siamo convinti di aver riportato un po’ di chiarezza, soprattutto a vantaggio dei cittadini che rischiano di essere vittime della disinformazione maliziosa del Germoglio. Ne approfittiamo però anche per controbattere all’accusa di assenza di programmazione e visione strategica. A tal fine, ci teniamo a segnalare, almeno due importanti progetti presentati da questa Amministrazione e beneficiari di finanziamenti pubblici. Il primo riguarda i 3.750.000 euro, fondi CIS, che saranno impiegati per la riqualificazione e la pavimentazione di piazza Duomo e piazza Vittorio Emanuele II (nelle prossime settimane convocheremo una Assemblea pubblica nella quale, insieme a rappresentanti di Invitalia, saranno illustrate le tempistiche e le modalità dell’attuazione di un progetto fondamentale per il rilancio turistico della nostra città. Il secondo prevede il miglioramento della viabilità nel centro storico attraverso la realizzazione di un nuovo parcheggio alle spalle del vecchio carcere e la riapertura di accessi storici come quelli di vico Portella e di via dei Giardini, per un importo di 1.750.000 euro, risorse ottenute grazie al riconoscimento ministeriale della nuova area interna (SNAI) Medio Basso Molise”.