Rinviata alla prossima seduta la scelta del nuovo presidente del Consiglio. I consiglieri Di Maria, Mezzapelle, Alice Vitiello e Maria Giovanna Civitella lasciano l’aula anzitempo. Prima di loro ha abbandonato anche il consigliere Franco Rainone.
LARINO. In attesa di avere a disposizione l’intera ripresa audio-video dell’ultima seduta consiliare svoltasi ieri pomeriggio a Larino abbiamo raccolto spunti per descrivere ai nostri lettori quanto accaduto in seno all’assise civica in una seduta che, forse c’era da aspettarselo, ai toni unanimi registrati sul punto relativo al Pos 2022-2024 si è ‘accesa’ in merito a quello relativo alla mozione si sfiducia presentata dai consiglieri Di Maria, Mezzapelle, Alice Vitiello e Maria Giovanna Civitella a carico dell’assessore Antonio Vesce reo di aver avuto un atteggiamento e parole poco consone alla sua carica nel corso di una precedente riunione pubblica sul tema delle Luminarie.
Preso atto delle dimissioni dalla carica di presidente del consiglio, della neo assessore Iolanda Giusti, il consiglio, presieduto dalla vice presidente Graziella Vizzarri, ha proceduto all’approvazione dei verbali delle sedute precedenti ed è entrato nel vivo con la discussione dell’ordine del giorno avanzato dal gruppo ‘Siamo Larino’ in merito al Pos 2022-2024. All’ampia discussione hanno preso parte, dopo l’apertura al pubblico della seduta, anche alcuni esponenti dei Comitati che da anni si battono per la salvaguardia della sanità pubblica e territoriale. Il tutto alla presenza anche dei sindaci di Colletorto, Montorio Nei Frentani, Provvidenti ed Ururi che hanno risposto presente all’invito del primo cittadino frentano.
Al termine di questa lunga fase i consiglieri, dopo una pausa, hanno approvato all’unanimità un documento con cui hanno impegnato il sindaco Pino Puchetti a richiedere al presidente della giunta regionale del Molise, nonché commissario ad acta della sanità molisana l’integrazione e la modifica del Pos 2022-2024 al fine di evitare future contestazioni e rischi di illegittimità. Non solo questo, nel deliberato, si legge anche che il sindaco dovrà ‘sollecitare la delegazione parlamentare molisana a sensibilizzare i Ministeri competenti ed il Governo tutto, a porre in atto provvedimenti diretti all’azzeramento del disavanzo attuale e porre cosi finalmente la parola fine al regime di commissariamento. Tutto questo insieme all’impegno di aggiornare puntualmente la Conferenza dei sindaci su ogni futuro sviluppo’.
Tale impegno consiliare discende dalla constatazione – si legge nel documento presentato dal gruppo ‘Siamo Larino e fatto proprio dall’intero consiglio – che il Pos 2022-2024 ‘restringe le maglie dei servizi sanitari, comporterà la chiusura di alcuni reparti come emodinamica dell’ospedale Veneziale di Isernia e del Punto Nascite al San Timoteo con elevato ulteriore rischio di aumento della mobilità passiva”.
Ed ancora “lo stesso Pos non prevede un’effettiva integrazione socio-sanitaria di prestazioni e servizi per la concreta attuazione dell’assistenza territoriale. Non prevede una reale programmazione per la rete di riabilitazione e lungodegenza’. Riguardo all’ospedale di comunità del Vietri non prevede il Cot a Larino ma a Termoli nonostante il decreto ministeriale 77 del 23 maggio scorso evidenzi che non possa essere ubicato in un’area a rischio idrogeologico e alluvionale e con rischi derivanti dai piani di emergenza esterni delle industrie a rischio e d’incidente rilevante”. In ultimo, ma non meno importante, i consiglieri hanno rimarcato che “il Pos non menziona la camera iperbarica presente al Vietri, unica nel centro sud. Non valorizza gli ospedali di comunità ed è orientato per lo più a far quadrare numeri e conti focalizzandosi molto meno sui servizi indispensabili ai cittadini”.
Conclusa questa fase dedicata alla trattazione dell’ordine del giorno relativo al Pos 2022-2024, il presidente Vizzarri ha introdotto il punto relativo alla mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore Antonio Vesce con una premessa, come dire, giuridica :” consentirò gli interventi sul punto ma vi preannuncio che non potremo giungere alla votazione in merito in quanto il nostro regolamento comunale datato 1976 non è più in linea con la normativa attualmente vigente, ed in particolare con l’articolo 52 del Testo Unico 267 del 2000 che prevede il solo caso della mozione di sfiducia al sindaco o al presidente della Provincia”.
Un annuncio che di fatto ha acceso la seduta con gli interventi del consigliere Alice Vitiello, quello del consigliere Di Maria, del consigliere Civitella (seduta tra i banchi dell’opposizione) la difesa dell’assessore Vesce, quello del consigliere Rainone ed alcuni interventi, come dire di sottofondo, da parte del pubblico che, non essendo permessi, hanno indotto ad abbandonare l’aula quest’ultimo che comunque aveva palesato l’intenzione di lasciare anzitempo la seduta per motivi personali. Seguito qualche minuto dopo dai consiglieri che avevano avanzato la mozione di sfiducia che comunque era stata iscritta all’ordine del giorno.
A questo punto, il presidente del consiglio, non ha potuto far altro che chiudere i lavori e rinviare ad altra seduta la scelta del nuovo presidente del consiglio.
Non appena sarà pubblicato, collegheremo a questa nostra sintesi il link audio-video dell’intera seduta consiliare.