Il magistrato, nato a Termoli il 29 luglio del 1963, torna in Molise dopo quasi 30 anni trascorsi alla Procura di Sondrio dove ha rivestito in diverse occasioni il ruolo di Procuratore facente funzione.
LARINO. Ora è ufficiale, il prossimo 25 novembre, la dottoressa Elvira Antonelli, il nuovo procuratore scelto dal Consiglio Superiore della Magistratura, ormai quasi due anni fa, si insedierà negli uffici al quarto piano del palazzo di giustizia di piazza del Popolo ricevuta, in una pubblica cerimonia fissata alle ore 11.00, dal presidente del tribunale Michele Russo e da tutto il personale giudiziario.
La dottoressa Antonelli, nata a Termoli il 29 luglio del 1963, dopo gli studi classici, con un papà noto avvocato e vice pretore di Termoli, scelse di frequentare la facoltà di Giurisprudenza a Teramo laureandosi con il massimo dei voti. Una scelta del cuore ma anche una passione quella per la giurisprudenza che l’ha portata a vincere ben due concorsi in pochi anni. Fino alla scelta di vita, quella di essere un magistrato ed un magistrato inquirente.
Prima nomina nella difficile procura di Gela, in quella Sicilia dove un sistema diverso dallo Stato dettava regole non scritte che costringevano lo Stato a scortare i suoi uomini migliori sempre esposti alle organizzazioni, ma anche una città che l’ha accolta e di cui, abbiamo notizia, conserva sempre un ottimo ricordo ed amicizie che durano nonostante il tempo trascorso.
Dall’estremo sud all’estremo nord, ma prima ancora la costruzione della sua famiglia, il matrimonio con il noto otorinolaringoiatra, anche lui termolese, Basso Narducci, la nascita dei figli fino al trasferimento a Sondrio. In Valtellina la dottoressa Antonelli, ha ulteriormente allargato la sua famiglia con la nascita della terzo genita. E lì è rimasta per quasi 30 anni a servizio dello Stato, nell’ufficio di sostituto procuratore e poi anche, ed in diverse occasione, quale procuratore capo facente funzione.
In questo lungo periodo la dottoressa Antonelli ha avuto modo di occuparsi di centinaia e centinaia di casi. Sue materie di competenza sono state l’immigrazione clandestina legata allo sfruttamento del lavoro nero, gli infortuni ed i decessi sul lavoro, le malattie professionali, la prevenzione delle malattie ed infortuni. Ed ancora le materie contributive, le lesioni e gli omicidi da colpa professionale, le lesioni e gli omicidi in violazione del Codice della Strada. Ma anche i reati contro la famiglia, gli abusi sessuali e tante altre ipotesi delittuose condotte sempre con grande professionalità, alto senso dell’istituzione e nel rispetto delle parti, soprattutto delle vittime dei reati.
La dottoressa Antonelli è stata scelta dal Consiglio Superiore della Magistratura dopo le note vicende giudiziarie che anche su queste colonne abbiamo riportato, vicende che oggi vanno definitivamente in archivio con l’arrivo della nuova procuratrice a Larino, come detto, il prossimo 25 novembre.
Di fatto, da oggi la Procura di Larino è senza procuratore, in quanto la dottoressa Isabella Ginefra ha ufficialmente lasciato il suo ufficio dopo aver salutato il personale e le forze dell’ordine. Per lei il Csm ha disposto il ritorno alla Procura di Bari, ossia alla stessa procura da cui venne trasferita nel 2018 verosimilmente, come ha scritto Repubblica ieri, nel Pool fasce deboli.
La Procura di Larino resta, dunque, tutta al femminile insieme all’Antonelli, ci sono infatti le dottoresse Ilaria Toncini e Marianna Meo. Con loro altre tre donne vice procuratori onorari ed un collega uomo.