I militari del capitano Christian Cosma Damiano Petruzzella hanno commemorato anche l’81° anniversario della battaglia di Culquaber e celebrato la giornata dell’orfano.
LARINO. Uomini e donne in divisa ma anche uomini e donne di fede. Fin dalla loro istituzione i Carabinieri sono i militari sicuramente più vicini al cuore della gente, vuoi per la loro presenza in ogni dove in Italia e all’Estero, vuoi per quell’iconografia popolare che li rende volti umani e paterni che rassicurano e sono al servizio di tutti.
Il motto dell’Arma, “nei secoli fedele”, esprime una fedeltà laica allo Stato e ai cittadini. Per molti Carabinieri però, questo impegno si sposa con una profonda religiosità. E proprio partendo dal motto araldico dell’Arma (“Nei secoli fedele”, appunto) l’11 novembre 1949 papa Pio XII, accogliendo il voto unanime dei cappellani militari dei Carabinieri e dell’Ordinario Militare per l’Italia stabilì che la Madonna diventasse patrona dell’Arma con il titolo di “Virgo Fidelis” (“Vergine fedele”).
Lo stesso Papa decise che la festa liturgica cadesse ogni anno il 21 Novembre. Ed oggi, 21 Novembre anche i carabinieri della compagnia di Larino che, abbraccia ben tredici stazioni dislocate in questa parte di Molise, hanno festeggiato la ricorrenza ritrovandosi, servizi permettendo, al Convento dei Frati Cappuccini di Larino per vivere insieme la cerimonia religiosa in onore della ‘Virgo Fidelis’ e per commemorare l’81° anniversario della “Battaglia di Culqualber” e la “Giornata dell’Orfano”.
A presiedere la Santa Messa c’era Fra Franco insieme a Fra Luigi. Tra i banchi, insieme a tutti i comandanti delle tredici stazioni della compagnia, anche il sindaco Pino Puchetti, il vice Giulio Pontico, l’assessore Iolanda Giusti ed il consigliere comunale Nicola Giardino. Una cerimonia molto sentita alla quale hanno preso parte anche alcuni esponenti dell’associazione nazionale dei carabinieri in congedo di San Martino in Pensilis, ex carabinieri. Una cerimonia attraverso la quale i militari hanno invocato la loro patrona affinché “da un capo all’altro d’Italia susciti in ognuno di loro l’entusiasmo di testimoniare con la fedeltà fino alla morte l’amore a Dio e ai fratelli italiani”.
Al termine della santa Messa il capitano Petruzzella a nome dell’intera compagnia di Larino ha voluto ringraziare i frati per aver officiato la liturgia ed ha donato loro una riproduzione delle Regie Patenti con cui il Re Vittorio Emanuele I istituì, nel 1814 il Corpo dei Carabinieri Reali. Uno dei primi provvedimenti del Re, il quale non poteva certo immaginare che la sua creazione sarebbe sopravvissuta anche alla Monarchia ed avrebbe servito, per secoli, lo Stato.
Una foto ricordo a suggello della celebrazione della ‘Virgo Fidelis’ ed un’annotazione di cronaca, il testo per la celebrazione, la commemorazione e la preghiera alla Vergine è stato letto, con commozione, dal luogotenente Claudio Mandrone, dal comandante storico della stazione di Ururi che nei prossimi mesi, dopo una lunga e proficua carriera nella Benemerita, sarà posto in quiescenza.